Gli ultimi indicatori economici della Cina hanno nuovamente evidenziato una ripresa economica che si sta esaurendo, così come un paese che sta lottando per tornare al suo precedente tasso di crescita.
Per il mese di novembre, le vendite al dettaglio sono cresciute solo del 3,9% su base annua (contro il +4,9% di ottobre). Questo rallentamento è dovuto in parte alla pandemia: nonostante il ridotto numero di infezioni, infatti, la Cina non esita a imporre restrizioni draconiane nelle regioni in cui vengono dichiarati nuovi focolai di infezione, il che inevitabilmente pesa sull'attività economica. Con tali restrizioni, il mercato del lavoro si sta deteriorando: sempre a novembre, il tasso di disoccupazione è salito dal 4,9% al 5%. Una dinamica negativa a cui contribuiscono le restrizioni già citate, ma anche il rallentamento del settore delle costruzioni a seguito delle battute d'arresto di alcuni importanti costruttori immobiliari, Evergrande in testa. E tutto ciò pesa anche sugli investimenti, che ora crescono solo del 5,2% in un anno.
Come in passato, la Cina sta diventando ancora una volta più dipendente dai mercati esteri per la crescita. Ma anche qui la notizia non è del tutto rassicurante: la crescita della produzione industriale potrà anche essere in accelerazione, ma a novembre non ha superato il 3,8% annuo. Questo ritmo è insufficiente per consentire alla Cina di raggiungere i livelli di crescita a cui il Paese ci ha abituato.
Il 2021 si sta dunque concludendo con il fiato corto, tuttavia, grazie a un ottimo primo semestre, la crescita di tutto il 2021 dovrebbe rimanere estremamente elevata: nei primi 11 mesi dell'anno le vendite al dettaglio sono aumentate del 13,7% rispetto allo stesso periodo del 2020, mentre il settore industriale è cresciuto del 10,1%. La crescita dovrebbe quindi superare l'8% nel 2021 e rallentare bruscamente nel 2022/2023, verso livelli vicini al 5%. Tuttavia, non bisogna farsi ingannare: investendo molto in ricerca e sviluppo e avanzando in diversi settori del futuro, la Cina rimarrà un attore chiave nella transizione energetica (solare, batterie, terre rare), ma anche in settori come la tecnologia o l'intelligenza artificiale. Il Paese continuerà quindi ad avere e produrre prodotti e servizi molto importanti a livello globale. Per quanto riguarda i tuoi investimenti, le azioni cinesi sono presenti nel portafoglio neutrale e dinamico, mentre i bond in yuan cinesi solo nel portafoglio difensivo.
LA CRESCITA CINESE