Come ampiamente atteso dal mercato e come anticipato, la Bank of Japan (BoJ) ha lasciato i tassi fermi a -0,1% e ha confermato il piano di acquisti di bond per mantenere a zero il rendimento del titolo decennale. La BoJ ha confermato la sua volontà di continuare ad acquistare titoli per aumentare i livelli di liquidità e per i timori di una recessione globale che rendono ancora più necessaria una politica accomodante.
Tutto questo nonostante la stessa BoJ abbia rivisto al rialzo le sue stime dell’inflazione a un +2,9% per quest’anno dal+2,3% precedente. Contestualmente ha ridotto quelle sulla crescita del Pil (da +2,4% a +2%). Sempre in tema di inflazione, la BoJ ha detto che probabilmente potrà ancora aumentare nel breve termine (a settembre era al 3%), a causa degli elevati costi delle materie prime e i problemi sulle catene di approvvigionamento. Ma è un fatto temporaneo. Già per il 2023 il carovita è atteso scendere all’1,5% e mantenersi su quei livelli anche nel 2024. Questo è uno dei motivi per cui la BoJ continua rimanere generosa in fatto di politica monetaria a differenza di tutte le altre.
Le scelte espansive della BoJ, contemporaneamente a quelle restrittive delle altre Banche centrali, hanno inevitabilmente pesato sullo yen. Anche se le obbligazioni yen offrono tassi di interesse praticamente pari a zero, offrono la prospettiva di un guadagno significativo del tasso di cambio nel tempo, oltra ad essere poco correlate con altre poste di portafoglio. Acquista obbligazioni al 10% in yen giapponesi in tutti e tre i portafogli. Le azioni giapponesi sono anch'esse presenti in tuti e tre i portafogli, ma in dosi diverse a seconda della strategia che sguei.