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Eurozona: confermata la difficile situazione economica

Economia zona euro pronta per la recessione

Economia zona euro pronta per la recessione

Data di pubblicazione 18 novembre 2022
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Economia zona euro pronta per la recessione

Economia zona euro pronta per la recessione

I dati confermano la prospettiva di una zona euro in contraizone già in questo quarto trimestre

Gli ultimi indicatori economici pubblicati da Eurostat potrebbero non essere una grande sorpresa di fronte alle stime - pubblicate qualche settimana fa - che confermano la situazione negativa in cui versano le nostre economie. In ottobre, l'inflazione nella zona euro si è attestata al 10,6% e, tra i grandi paesi, solo la Francia (7,1%) e la Spagna (7,3%) hanno evitato tassi di inflazione a due cifre. D'altra parte, non sono certo pochi i paesi con un carovita ben oltre il 10%: i Paesi Bassi (16,8%), il Belgio (13,1%), l'Italia (12,6%) e la Germania (11,6%).

Questi tassi d'inflazione eccezionali sono tanto più preoccupanti in quanto non si registrano nelle economie che operano a pieno regime, ma nelle economie che registrano una crescita lenta (+0,2% in Francia e Spagna, +0,3% in Germania) o sono incontrazione (Belgio, Paesi Bassi). In tutta l'area dell'euro, la crescita trimestrale è stata solo dello 0,2% e in un anno è aumentata del 2,1%, trainata in particolare da un mercato del lavoro che sta ancora andando bene. Ma non bisogna illudersi: gradualmente i risparmi accumulati dalle famiglie durante la pandemia andranno erodendosi, il potere d'acquisto si sta già sgretolando, e il credito sta diventando sempre più costoso. L'area dell'euro è quindi destinata ad entrerà in contrazione nel trimestre in corso.

In condizioni normali, un contesto economico così difficile dovrebbe spingere le autorità a sostenere l'economia. Nelle recenti crisi, infatti, è stata la Banca centrale europea a venire in aiuto. Sfortunatamente, questa volta non c'è alcun aiuto da parte delle autorità di Francoforte. i tassi d’interesse continueranno ad aumentare e la Bce prevede di ridurre il proprio bilancio nel 2023. Il 2023 sarà quindi un anno difficile, con una crescita zero nell'area dell'euro. Date le sue prospettive cupe, rimaniamo fuori dai mercati azionari dell'area dell'euro. Puoi invece puntare sui bond.