A novembre l'inflazione della zona euro, a differenza di quanto avviene in Italia, ha conosciuto, per la prima volta in 17 mesi, un calo ed è anche maggiore delle attese: da +10,6% a +10%, contro attese di 10,4%. Rimane ferma al 5% il dato sull’inflazione di fondo, come da attese.
Questi dati hanno ovviamente aperto il dibattito sulle prossime mosse della Bce. Il calo maggiore delle attese, per alcuni, aumenta le speranze che la corsa del carovita abbia superato il picco e di conseguenza anche l'ipotesi di un rallentamento dei rialzi dei tassi della Banca Centrale Europea a dicembre (cioè ritocco di uno 0,5%).
C’è però chi è più cauto, poiché a determinare il rallentamento del carovita è stato di gran lunga quello dell'energia, mentre l'inflazione dei prezzi dei prodotti alimentari ha continuato ad accelerare.