I dati definitivi sull'inflazione della zona euro mostrano che il carovita è sceso all'8,6% a gennaio dal 9,2% del mese precedente, appena sopra l'8,5% stimato all'inizio del mese, ma in quel caso non erano stati ancora inclusi i dati della Germania.
Il carovita dunque rallenta, ma il dato non può ancora essere giudicato positivo, tanto che alla Banca centrale europea non sarà considerato in chiave positiva e si continuerà ad alzare i tassi. D'altronde, l'inflazione 'core', cioè l'inflazione di fondo - quella calcolata al netto dei generi alimentari e dei carburanti, è accelerata al 5,3% dal 5,2%, in contrasto con i dati iniziali che indicavano un ritmo stabile. Per cui, i tassi saranno alzati ancora una volta a marzo (e anche oltre).