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Tra speranze e preoccupazioni nel Regno Unito

Inflazione Regno Unito

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Data di pubblicazione 17 febbraio 2023
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Inflazione Regno Unito

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Il punto sul carovita del Regno Unito

L'inflazione britannica ha continuato a rallentare a  gennaio, al 10,1% dal 10,5% di dicembre e dall'11,1% al picco di ottobre.  Ciò conferma che le pressioni inflazionistiche stanno finalmente iniziando a moderarsi nel Regno Unito. I prezzi sono diminuiti dello 0,6% tra dicembre e gennaio, il più grande calo mensile da gennaio 2019.

Purtroppo, però, importanti forze inflazionistiche sono ancora all'opera, non da ultimo a causa della carenza di manodopera che favorisce salari più alti. Per il 3° mese consecutivo, il tasso di disoccupazione a dicembre è rimasto vicino al minimo storico, al 3,7%. I datori di lavoro lottano ancora per trovare i lavoratori che stanno cercando. Ciò favorisce la crescita dei salari (+6,7% a dicembre) ed è probabile che mantenga il caro-prezzi.

Va notato, tuttavia, che gli aumenti salariali non compensano gli aumenti dei prezzi. Ciò erode il potere d'acquisto e frena i consumi delle famiglie. Nel complesso, questi elementi dovrebbero portare a un forte calo delle pressioni inflazionistiche nei prossimi mesi. La Banca d'Inghilterra prevede un'inflazione al 3% tra un anno. In questo contesto, dopo un ulteriore aumento del tasso di riferimento a marzo, potrebbe arrestare la sua stretta monetaria.

I bond in sterline non sono da acquistare, a differenza della Borsa di Londra.