Siccome l'alta inflazione crea problemi nell'economia, per ridurla e salvaguardare l'obiettivo del 2% nel lungo periodo, la Riksbank ha ritenuto opportuno che la politica monetaria debba essere ulteriormente inasprita. I tassi sono così stati alzati dello 0,5%, dal 2,5% al 3% e non solo. La Banca ha anche annunciato che il costo del denaro probabilmente sarà ulteriormente rialzato durante la primavera. Inoltre, come misure complementari all'aumento del tasso di riferimento, è stato ha deciso di ridurre più rapidamente le disponibilità di attività della Riksbank, vendendo titoli di Stato.
Tutto questo perché l'inflazione svedese è molto alta – era sopra il 10% a dicembre – e questo anche a prescindere dai prezzi dell'energia. Non si possono poi ancora fare previsioni se l'inflazione diminuirà in modo sufficientemente rapido e sufficientemente ampio.
Sebbene una politica monetaria più restrittiva comporti un ulteriore indebolimento dell'attività economica nel breve periodo, il raggiungimento di un'inflazione bassa e stabile entro un periodo di tempo ragionevole è un prerequisito per una buona crescita dell'economia. Se l'inflazione è costantemente elevata, le conseguenze negative per la crescita e il mercato del lavoro svedesi saranno nettamente maggiori nel lungo periodo. Un ulteriore inasprimento della politica monetaria ora riduce il rischio di problemi ancora più gravi con l'inflazione e un ulteriore inasprimento della politica monetaria in futuro, con conseguenze negative più diffuse per l'economia svedese.
La corona rimane presente nei nostri portafogli difensivo e neutro. Tenendo conto dell apolitica sui tassi, ma anche sull'accelerazione della vendita di titoli di Stato, è confermato anch eil cosniglio sul prodotto da acquistare.