In Cina a febbraio l'inflazione annuale ha fatto segnare il tasso più basso dell’ultimo anno, attestandosi all’1% dal 2,1% di gennaio – le attese erano per un +1,9%. Dal lato dei prezzi alla produzione, si conferma la dinamica negativa che persiste dallo scorso ottobre: a febbraio i prezzi sono calati dell’1,4%, contro attese di un -1,3% (a gennaio i prezzi alla produzione avevano fatto segnare -0,8%).
Oltra alla deflazione dal lato dei prezzi alla produzione, a rallentare il carovita è stato anche l’atteggiamento dei consumatori, che sono rimasti cauti nonostante l'abbandono dei severi controlli contro la pandemia alla fine del 2022.
Questa bassa inflazione, in teoria, lascia le mani libere alla Banca centrale di varare stimoli monetari a sostegno dell’economia, anche se al momento, dopo gli interventi dello scorso anno - con i principali tassi di prestito che fanno da riferimento per la politica monetaria già ai minimi storici - questa è più un’ipotesi teorica che una reale prospettiva.
La Cina rimane nei nostri portafogli, a seconda dei quali puoi puntare su azioni e bond.