Un accordo di principio, così è stato definito dagli stessi interessati, è stato raggiunto sul tetto del debito Usa. C’è ancora da fare, ma l’intesa è stata trovata e il 31 ci sarà il passaggio parlamentare per arrivare ad avere validato l’accordo prima del 5 di giugno, giorno indicato come quello in cui i soldi in cassa finiranno. Come accaduto anche in passato, dopo tante discussioni, tanti “tira e molla”, alla fine l’accordo si è trovato.
E come in tutti gli accordi che vedono contrapposte fazioni che vogliono cose diverse, si tratta di un compromesso. Non tutti, sia tra i Repubblicani sia tra i Democratici, saranno contenti, ma l’importante era scongiurare un default Usa.
L'accordo sospende il limite massimo dell'indebitamento per due anni ed in cambio viene congelata la spesa federale, bloccandone un aumento – e in alcuni casi la riduce, eccezion fatta per gli aumenti negli stanziamenti per difesa e veterani.