Per la prima volta dall'estate del 2022 l'inflazione britannica è scesa sotto il 10%, raggiungendo l'8,7% ad aprile.
A prima vista può sembrare una buona notizia, ma in realtà questo dato non è in grado di rassicurare la Banca d'Inghilterra. Ciò è dovuto al fatto che l'inflazione di fondo, esclusi cioè i beni energetici e alimentari, è aumentata notevolmente, raggiungendo il 6,8%, il livello più elevato da oltre 30 anni (marzo 1992) rispetto al 6,2% dei due mesi precedenti.
I massimi storici raggiunti dall'inflazione di fondo trovano come causa principale il forte aumento dei prezzi dei servizi (+6,9% su un anno contro il 6,6% di marzo), trainato dai prezzi del settore tempo libero, delle comunicazioni e dei trasporti. Questi sono quindi segnali di un'inflazione ancora ben radicata e di fronte a queste cifre la Banca centrale inglese dovrebbe continuare ad aumentare i tassi
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