Con una mossa a sorpresa la Banca centrale australiana (RBA) ha alzato i tassi d’interesse, dal 3,85% al 4,1% - le attese erano per un nulla di fatto e costo del denaro fermo al 3,85%. E non è tutto. La stessa RBA ha fatto sapere che potrebbe essere necessario un ulteriore inasprimento della politica monetaria per garantire che l'inflazione ritorni all'obiettivo in un lasso di tempo ragionevole. L'inflazione in Australia, infatti, pur avendo superato il suo picco, al 7% è ancora troppo alta e ci vorrà ancora del tempo prima che torni nell'intervallo obiettivo. Questo dipenderà però dall’evolversi dell’economia.
E a proposito dell’economia, quella australiana è rallentata e le condizioni del mercato del lavoro si sono allentate, sebbene rimangano molto tese. Il tasso di disoccupazione è aumentato leggermente al 3,7% in aprile e la crescita dell'occupazione si è moderata. Le imprese riferiscono che la carenza di manodopera si è attenuata, anche se i posti di lavoro vacanti e gli annunci sono ancora a livelli molto elevati.
La crescita dei salari è aumentata in risposta alla tensione del mercato del lavoro e all'elevata inflazione. La crescita dei salari del settore pubblico dovrebbe aumentare ulteriormente. A livello aggregato, la crescita dei salari è ancora coerente con l'obiettivo di inflazione, a condizione che la crescita della produttività aumenti.
La Borsa australiana rimane all'interno di uno dei nostri tre portafogli, mentre le obbligazioni in dollari australiani non sono da comprare.