La Bank of Japan (BoJ), la Banca centrale giapponese, ha ancora una volta lasciata invariata la sua politica monetaria. I tassi rimangono così fermi a -0,1%, così come permane il controllo dei rendimenti dei titoli di Stato.
La BoJ continua dunque ad essere disallineata rispetto alle Banche centrali degli altri Paesi, visto che mantiene una politica monetaria espansiva rispetto alla tendenza mondiale di alzare i tassi. Il motivo per cui la BoJ non modifica le sue scelte è semplice: vuole far tornare l’inflazione in maniera stabile in Giappone, cosa che non riesce a fare oramai da decenni. Vuol quindi lasciar correre i prezzi in modo che essi diventino stabilmente più alti.
Sui mercati però si scommette sul fatto che la BoJ interverrà abbandonando il controllo della curva dei rendimenti nella riunione di luglio. Questo perché è proprio in quella sede che verranno riviste dalla Banca centrale le stime sull’inflazione, che, al momento, i mercati giudicano troppo basse. Aspettandosi una revisione verso l’alto delle stime sui prezzi, l’abbandono del controllo dei rendimenti dei titoli di Stato sarebbe una logica conseguenza.
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