L’ampiamente atteso rialzo dei tassi da parte della Bce è arrivato: il costo del denaro è ora al 4%. Stando alle previsioni sull’inflazione comunicate oggi, si può dare per scontato un altro rialzo nella prossima riunione di luglio e un ulteriore ritocco dopo l’estate diventa un’eventualità sempre più realistica.
Infatti, i tecnici della Bce si attendono che l’inflazione complessiva si attesti in media al 5,4% nel 2023, al 3,0% nel 2024 e al 2,2% nel 2025. Rispetto alle stime comunicate a marzo, si tratta di una revisione al rialzo dello 0,1% per tutti e tre gli anni. Inoltre, sono state riviste al rialzo anche le stime sull’inflazione di fondo, che è poi l’indicatore che più sta a cuore alla Bce e su cui prende le decisioni di politica monetaria. E in questo caso la revisione è decisamente importante: nel 2023 è prevista al 5,1%, per poi ridursi al 3,0% nel 2024 e al 2,3% nel 2025. Nella riunione di marzo le stime erano: +4,6% nel 2023, +2,5% nel 2024 e +2,2% nel 2025.
Si tratta di una revisione al rialzo pari allo 0,5% sia per il 2023 sia per il 2024 e questo non può che far pensare che i rialzi dei tassi continueranno in questo 2023, anche dopo l’estate. A fronte di ciò sono state riviste anche le stime sulla crescita economica: +0,9% nel 2023 e +1,5% nel 2024. Si tratta di un -0,1% rispetto alle stime precedenti per entrambi gli anni.
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