Secondo le stime preliminari, il carovita italiano a giugno ha fatto registrare un altro rallentamento, superiore alle attese. Dal 7,6% di maggio, infatti, si è passati al 6,4%, mentre le attese erano per un 6,8%. A livello mensile, i prezzi sono rimasti al palo e anche in questo caso il dato è sotto le attese (a +0,1%). Se si guarda il progresso dell’indice dei prezzi al consumo in questi primi sei mesi del 2023, quest’ultimo è passato da 119 punti a 119,7: si tratta di un +0,6%.
Il rallentamento dell’inflazione, manco a dirlo, continua ad essere prevalentemente determinato dall’andamento dei prezzi energetici. Quanto ai prezzi degli alimentari. C’è comunque da segnalare che anche l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rallenta ulteriormente (da +6,0% a +5,6%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +6,2%, registrato a maggio, a +5,8%).