Bond convertibili: cosa farne?

Obbligazioni
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Tra i prodotti che ti avevamo consigliato in ottica speculativa c’è l’Etf Spdr refinitiv global convertible bond (45,27 euro; Isin IE00BNH72088), che punta sulle cosiddette obbligazioni convertibili. Il motivo del consiglio era semplice: essendo le convertibili un ibrido tra bond e azioni, hanno un comportamento che può aiutare a passare indenni, ma anche guadagnandoci, i periodi di rialzi dei tassi – storicamente lo hanno fatto.
Anche in periodi di inflazione queste tipologie di obbligazioni sanno fare bene: sia negli Usa sia in Europa, le obbligazioni convertibili hanno comunque guadagnato quando il carovita è aumentato. E in una situazione in cui il livello elevato di inflazione durerà più a lungo di quanto previsto, a detta delle stesse Banche centrali – è una caratteristica che può tornare utile. Può sembrare strano perché se l’inflazione sale, anche i tassi sul mercato, dovendo tenere conto del carovita, aumentano. Ma se i tassi aumentano i prezzi dei bond scendono. Allora perché le convertibili hanno saputo reggere? Perché intervengono quelle caratteristiche tipiche di queste obbligazioni di cui parlavamo prima.
Le convertibili hanno infatti al loro interno la cosiddetta opzione call, cioè il diritto a poter convertire il bond in azione. La presenza di questa facoltà di “trasformazione” può avere un effetto positivo sul bond, per tre motivi. Primo. La possibilità di conversione in azione accorcia la durata del bond: quest’ultimo di fatto per te non esiste più se lo fai diventare un’azione. Ha una durata più corta e bond con scadenza più corte reagiscono meno ai tassi – è la cosiddetta duration. Secondo. Se i tassi aumentano, il valore dell’opzione call aumenta anch’esso e spinge al rialzo il prezzo dei bond. Terzo. Il prezzo della call dipende anche da come va l’azione in cui può essere trasformato il bond: più sale, più vale l’opzione e quindi sale anche il prezzo del bond.
Per cui, se vuoi puntare su tutte queste caratteristiche dei bond convertibili e sul fatto che quelle situazioni favorevoli per i prezzi delle convertibili appena descritte si realizzino, puoi ancora acquistare l’Etf Spdr refinitiv global convertible bond – da quando te l’abbiamo consigliato su AF 1422 il saldo della speculazione è di -0,4%. Ricorda che si tratta di speculazione: quanto ti abbiamo descritto non è detto che accada, dipende, come tutti gli investimenti, dall’andamento dei mercati.
Le obbligazioni convertibili sono bond che, oltre al pagamento di una cedola, permettono di scegliere se convertire il titolo in azioni della società emittente (convertibile diretta) o di un'altra società (convertibile indiretta), secondo un predeterminato rapporto di conversione (il numero di azioni corrisposte per ogni obbligazione) entro una determinata scadenza, oppure di farsi rimborsare il capitale investito. Di norma pagano una cedola più bassa rispetto alle obbligazioni tradizionali.
L’opzione call è un contratto che dà il diritto, ma non l'obbligo, di acquistare dalla controparte un determinato titolo in un determinato momento, a un prezzo prefissato. Se il detentore di un bond convertibile può “trasformare” la propria obbligazione in un’azione al prezzo di 10 euro e sul mercato questa quota 12, è vantaggioso sfruttare questa possibilità (si risparmiano 2 euro per ogni azione) e il valore della call aumenta. Il valore della call cresce all’aumentare dei tassi perché il detentore dell’opzione può lasciare il capitale depositato e percepire degli interessi mentre aspetta di comprare l’azione. Più sono alti i tassi maggiore è il guadagno realizzato nell’attesa.
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