La lezione della lira turca

Obbligazioni
Obbligazioni
Per la lira turca sembra non esserci proprio pace. In pochi giorni, tra il 15 e il 23 novembre scorso, la valuta turca ha perso il 19% toccando così l’ennesimo minimo storico. Il problema è legato, essenzialmente, alla politica della Banca centrale: nonostante l’inflazione si avvicini al 20% (era al 19,9% in ottobre), sono stati tagliati i tassi d’interesse dal 16% al 15%. Si tratta del terzo taglio in altrettante riunioni: solo ad agosto i tassi erano al 19%. La riduzione del costo del denaro è stata decisa per accondiscendere il volere del presidente Erdogan, ma questo mina la credibilità della Banca centrale, che non è più considerata indipendente, e crea sfiducia negli investitori. Con una Banca centrale non indipendente e una prospettiva di elevata inflazione, pur dopo l’ennesimo crollo la lira turca non è da acquistare, perché destinata ancora a perdere terreno. Non per nulla ti diciamo da tempo di starne alla larga e di disfarti di bond in questa divisa.
Oggi per fare un euro servono 15,69 lire turche, solo lo scorso 10 novembre ce ne volevano 11,35.
Le vicende della lira turca servono, però, per trarre delle lezioni importanti per i tuoi investimenti. Primo: non acquistare solo perché una valuta ha toccato un minimo. Nulla vieta che continui a scendere e dunque che in futuro tocchi nuovi minimi. Le valute, ma non solo, si acquistano per le prospettive future che hanno, non per come sono andate fino a quel momento. Anche se sui minimi, le prospettive della lira turca sono negative, quindi non bisogna acquistarla: potrebbe scendere ancora. Secondo. Anche se i bond pagano grosse cedole, non è detto che siano in grado di controbilanciare il calo della valuta: la lira turca ne è un esempio. Terzo. Evita di farti ingolosire da alti rendimenti, anche a brevissimo termine: se sono così alti è perché il rischio è anch’esso elevatissimo – la classica regola che ti dice che i rendimenti e il rischio vanno a braccetto. La valuta potrebbe perdere così tanto terreno, anche in un arco temporale molto piccolo, da portare in rosso il tuo investimento.
Banca Mondiale (Birs) Sustainable 8,25% 4/3/22 (96,21; XS1198022706), pur rendendo, all’emissione, il 7,74% netto annuo, ad oggi è in perdita se si tiene conto dell’andamento della valuta turca, di ben il 12,5% annuo. Le cedole generose non sono state dunque capaci di evitare che l’investimento fosse in perdita. Se lo compri ora il rendimento è del 4,5% netto in meno di 3 mesi. È tanto, ma come visto, la lira turca può perdere il 20% anche in una sola settimana. Non tentare speculazioni anche a brevissimo.
Attendi, stiamo caricando il contenuto