Lo yen ha conosciuto un 2024 decisamente difficile fino alla metà dello scorso luglio. Da inizio anno fino all’11 luglio la valuta nipponica aveva perso il 10,9%, arrivando a toccare nei confronti dell'euro un minimo storico. Da quel momento in poi, però, lo yen guadagnato molto terreno e ad oggi, il saldo da inizio anno è di +0,1% (su un arco temporale più lungo, invece, negli ultimi anni il saldo è sempre negativo).
A cosa è dovuta quest’inversione di rotta? Alla divergenza nelle politiche monetarie delle Banche centrali. Esattamente come la scelta della Banca centrale giapponese di continuare a tenere i tassi di interesse in negativo quando il resto delle Banche centrali mondiali, Bce e Fed in testa, alzavano il costo del denaro velocemente e ampiamente aveva portato a far perdere molto terreno allo yen, ora la situazione si capovolge. Fed e Bce tagliano, tagliano, e lo faranno ancora, mentre la Banca centrale giapponese ha iniziato ad alzare i tassi ed è ancora sul tavolo un altro rialzo in questo 2024.
I dati sull’inflazione, infatti, mostrano ancora un carovita che tende a essere superiore al 2% e quindi non è escluso che ci sia un ulteriore intervento sul costo del denaro. Le prospettive sono dunque di politiche monetarie divergenti, ma questa volta a favore dello yen. Per questo i mercati nipponici, i bond in yen rimangono nelle nostre strategie.