L'obbligazione con cedole al 5,2% e poi pari al 150% dell'Euribor...

Obbligazioni Intesa ed Unicredit: sono da acquistare?
Obbligazioni Intesa ed Unicredit: sono da acquistare?
Unicredit Spa Mc 14/10/2037 Eur (100; Isin IT0005617375) pagherà cedole del 5,2% lordo annuo dal 14/10/2025 fino alla data di pagamento del 14/10/2027 e il 150% dell'Euribor 3 mesi per le cedole in pagamento dal 14/10/2028 fino a scadenza. È previsto un cap pari al 5,2% per le cedole variabili.
Riconoscere il 150% del valore dell'Euribor 3 mesi significa aumentare di fatto del 50% il livello che il tasso di riferimento ha sul mercato: se l'Euribor 3 mesi fosse pari al 3%, il bond pagherà una cedola del 4,5% lorda, se scende addirittura al 2% la cedola sarà del 3%. Un algoritmo di calcolo così strutturato consente di non veder diminuire eccessivamente la cedola che verrà corrisposta a meno che l'Euribor non torni su livelli particolarmente bassi. Tenendo anche conto di un orizzonte temporale particolarmente lungo, parliamo di ben 13 anni, è molto probabile che l'investitore che acquista questo bond si troverà a conoscere diversi cicli dei tassi di interesse. In altri termini, in 13 anni ci saranno situazioni di rialzi dei tassi, di ribassi… e così via… e quindi il valore sarà sempre, e magari anche di molto, diverso nel tempo. Bisogna poi ricordarsi della presenza di un cap, cioè di un tetto massimo al valore che la cedola può assumere, al 5,2%. Significa che questo bond limita le possibilità di guadagni sia l'Euribor 3 mesi va oltre il 3,47%. Con questo valore, e per tutti quelli superiori ad esso, infatti, la cedola sarebbe superiore al 5,2%, ma le cedole saranno comunque del 5,2% lordo. C’è anche un floor, fissato a 0%.
Essendo un bond che dopo i primi 3 anni diventa a tasso variabile con una indicizzazione anche moltiplicativa del tasso a cui è legato, questo bond dovrebbe resistere maggiormente in termini di prezzo nei periodi in cui i tassi salgono, anche se con la presenza del cap, come abbiamo dimostrato in una recente analisi, in caso di un rialzo dei rendimenti tale per cui la cedola sarà superiore al 5,2%, il prezzo scenderebbe comunque. C'è da dire anche che un'indicizzazione all'Euribor al 150% può mantenere invece una cedola più elevata e dunque rispetto ad un normale tasso variabile che replica linearmente (1 a 1) l’Euribor, potrebbero esserci anche possibili guadagni in termini di prezzo con tassi che scendono, anche se sarebbero comunque inferiori rispetto a quelli a un tasso fisso.
Allungare troppo le scadenze con un bond, come in questo caso arrivare fino a 13 anni, comporta comunque un rischio in termini di volatilità dei tassi: dal 2027, quindi per 10 anni, le cedole sono variabili e dunque c’è un’elevata e prolungata incertezza sul valore che le cedole assumeranno e, quindi, del rendimento che si otterrà a scadenza.
Conviene acquistarla, magari anche in ottica solamente speculativa? Su un orizzonte temporale così lungo previsioni e ipotesi su come possano andare i tassi e su quello che potrebbe essere il rendimento a scadenza di questo bond è impossibile farne. Si deve quindi ragionare in termini di obiettivo che si cerca di realizzare con il proprio investimento e cercare di capire se questo bond Unicredit è una soluzione adeguata.
Se l'obiettivo è quello di garantirsi un bond che paghi per molti anni una cedola costante, cioè una rendita certa, data l'incertezza sul livello futuro dei tassi di interesse e soprattutto la volatilità che potrà esserci su quest’ultimi, come detto ci saranno periodi nei prossimi 13 anni di tassi più alti, come periodi di tassi più bassi, non si tratta dell'investimento giusto. Questo bond, avendo ben 10 anni con cedole variabili, per definizione non consente di avere una rendita certa.
Se l'obiettivo è di puntare su cedole particolarmente generose, allora è meglio scegliere piuttosto un bond con una scadenza molto lunga, magari anche identica a quella del titolo Unicredit, ma con una cedola alta. In termini di rendimento, dato che probabilmente lo si comprerebbe a un prezzo elevato, potrebbe essere equiparabile a quello del bond Unicredit, ma si avrebbe la certezza di una cedola corposa. Oltre a questo, riducendo gli orizzonti temporali di investimento si possono anche scegliere dei prodotti, come i certificati, che possono garantire delle cedole seppur condizionate, ma comunque elevate. L'incertezza per il bond Unicredit è legata a quanto sarà la cedola, ma sarà comunque pagata. Per un certificato l’incertezza è se la cedola sarà pagata o meno. Tuttavia, incertezza per incertezza, tenendo conto anche di cedole con l’effetto memoria, ma di cui si sa l’ammontare, un certificate potrebbe essere una soluzione concorrente di questo bond Unicredit.
Se invece si ragiona in ottica speculativa, dove si vuole aumentare il proprio rendimento puntando sul fatto che i tassi mediamente rimarranno più elevati di quanto ci si aspetta, trattandosi di una speculazione molto rischiosa e anche particolarmente aleatoria non è il prodotto probabilmente anche in questo caso più adatto.
In sintesi, questo bond non è consigliato, perché riteniamo che per specifici obiettivi possano esserci delle soluzioni più adeguate.
Per quanto riguarda i tre bond di Intesa Sanpaolo:
si tratta di tre obbligazioni in dollari Usa. Anche in questo caso il consiglio è di non acquistarli, ma i motivi sono più legati in questo caso alla strategia di portafoglio. Benché step down, come abbiamo spesso detto, le cedole sono già conosciute e quindi acquistandoli oggi e mantenendoli fino a scadenza si può conoscere quale sarà il rendimento in dollari. Essendo poi in una valuta diversa dall'euro ovviamente c'è il rischio valuta. Non si tratta quindi di tassi variabili in quanto è definibile a priori il rendimento a scadenza ed è conosciuto a priori il livello delle cedole che si intascheranno (in dollari). La scadenza del 2034 è ancora lunga per i bond in dollari, benché arriviamo a consigliarne fino al 2032. Le altre due obbligazioni hanno quindi scadenze che rientrano nell'intervallo consigliato. È anche vero che a differenza di quanto avviene per i bond in euro, per quelli in dollari le obbligazioni societarie investment grade non sono consigliate. Infatti, per investire in dollari consigliamo in ottica di portafoglio titoli di Stato o di enti sovranazionali e i titoli ad alto rendimento. In ottica extra portafoglio è sempre valida, inoltre, la speculazione sui fallen angels in dollari.
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