Strategie per le tue obbligazioni

Strategie per le tue obbligazioni
Strategie per le tue obbligazioni
Quando si investe in obbligazioni sono diversi i fattori di cui tenere conto, come il mercato su cui investire, la tipologia di bond da scegliere, la valuta… ma tra le più importanti c’è la durata delle obbligazioni su cui posizionarsi. È una scelta molto importante per cogliere al meglio le opportunità offerte dal contesto di mercato, non solo quello presente, ma soprattutto quello futuro, e per puntare a massimizzare il rendimento dell’investimento. L’indicazione delle scadenze su cui posizionarsi è di solito un intervallo di tempo ristretto, ad esempio ora noi consigliamo 5-7 anni come scadenze con l’Etf Ishares Eu Govt Bond 5-7y Dist (144,77 euro; Isin IE00B4WXJG34) per i titoli in euro e con uno a scelta tra Vanguard USD Treasury Bond Dis (19,932 euro; Isin IE00BZ163M45) e Xtrackers II US Treasuries 1D (177,99 euro; Isin LU0429459356) per quelli in dollari Usa.
Posizionarsi su queste scadenze con le obbligazioni, quindi se non usi Etf, nella pratica, può avvenire in diversi modi. Si possono infatti scegliere diverse strategie.
La prima. Acquistare obbligazioni tutte con la stessa scadenza: tutte a 7 o a 5 o a 6 anni.
La seconda. Acquistare bond con scadenze nell’intervallo tra i 5 e i 7 anni, a tua scelta. A questo punto potresti obiettare che nella lista dei titoli che consigliamo all’acquisto si va da un minimo di 3 anni e qualche mese, inizio 2028, ad un massimo di 8 annui – fine 2032.
Come mai? Il motivo è legato ad un terzo modo per posizionarsi sulla scadenza indicata per i bond: creare quella che viene definita una scadenza sintetica (o duration sintetica). In altri termini, la scadenza media dei titoli su cui investi deve essere tra i 5 e i 7 anni, in altri termini la media può fare un numero compreso tra 5 e 7, ma per arrivarci puoi anche inserire nel tuo portafoglio un titolo a 3 anni ed uno ad 8 (e così arrivi a 5,5 come scadenza media)… e così via con un elevato numero di combinazioni possibili.
Perché facciamo questo e te lo indichiamo anche come possibile strategia per i tuoi investimenti in obbligazioni? Prima di tutto perché in questo modo sei in grado di ridurre il rischio tassi d’interesse che, come visto in queste settimane, è sempre presente. Di fatto, rendi meno rischioso il tuo investimento. La componente obbligazionaria con scadenza più breve è meno sensibile alle variazioni dei tassi, sia in positivo sia in negativo, e quindi si presenta come stabile in termini di prezzo e questo stabilizza a sua volta il tuo portafoglio. Inserendo una quota di bond più lunghi, invece, ti assicuri rendimenti più alti per un buon numero di anni – aspetto molto pratico sia nella gestione dei tuoi investimenti, ma anche utile per avere entrate periodiche a complemento del tuo reddito. Inserisci però anche titoli che sono più reattivi ai movimenti dei tassi d’interesse. Questo maggior rischio viene stemperato, nei casi in cui i tassi aumentano, dalla componente di bond con scadenze più corte, ma quando i tassi scendono i prezzi di questi bond guadagnano più degli altri. Il risultato è quello di poter guadagnare, vendendo sul mercato prima della scadenza, i titoli più lunghi, aumentando così il rendimento dei tuoi investimenti – non è infatti scritto da nessuna parte che i bond vanno tenuti fino a scadenza.
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