Covered bond: cambio di consiglio

Ecco cosa fare con i covered bond
Ecco cosa fare con i covered bond
I covered bond fanno parte dei nostri consigli extra-portafogli non speculativi. Sono stati consigliati diverse volte, ma dal primo consiglio dato sul n° 1528 hanno guadagnato l’8,3% (dividendi compresi). Dall’ultimo consiglio, tenendo conto delle evoluzioni dei mercati obbligazionari, i rendimenti a scadenza offerti dai covered bond sono praticamente rimasti gli stessi, mentre quelli offerti dai titoli di Stato e dai titoli corporate sono saliti – quelli dei titoli di Stato di uno 0,2%, quelli dei corporate meno. Questo significa che oggi i covered bond sono relativamente meno convenienti rispetto alle due categorie di obbligazioni citate. Per questo, da oggi l’Etf iShares € Covered Bond (141,50 euro; Isin IE00B3B8Q275) non è più da acquistare, ma chi ne è in possesso può mantenerlo.
Infatti, avere in portafoglio questo Etf permette di sfruttare le peculiarità di questa tipologia di obbligazioni. Il primo: rischio emittente praticamente inesistente, essendo titoli garantiti. Inoltre, i covered bond sono poco correlati con le altre tipologie di obbligazioni (eccezion fatta, ma non deve essere una sorpresa, per i titoli di Stato della zona euro). Infine, i covered bond hanno anche una volatilità che storicamente è inferiore a quella dei titoli societari e identica a quella dei titoli di Stato, rendendo quindi meno rischioso, perché i loro prezzi fluttuano di meno, il proprio investimento. In un'ottica di diversificazione, queste tre caratteristiche riducono il rischio totale del proprio portafoglio.
Attendi, stiamo caricando il contenuto