Spunti per gli obbligazionisti: differenziale tassi Usa-eurozona e tassi di cambio

Spunti per investire in obbligazioni
Spunti per investire in obbligazioni
Le dinamiche che hanno interessato i mercati dei bond europei e quelli americani sono state differenti. Le variazioni settimanali, a meno di situazioni estreme come quelle di due settimane fa, sono da monitorare costantemente, ma rischiano di non offrire un quadro preciso dell'evoluzione generale dei tassi sul mercato. È necessario, quindi, allargare l’orizzonte temporale e, così facendo, si nota che, per quanto riguarda gli Stati Uniti, i rendimenti sono scesi nell’ultimo mese. Un mese fa il decennale toccava il picco del 4,9%, mentre alla fine della scorsa settimana era al 4,67%. Il motivo risiede nel cambiamento delle attese di mercato sui tassi della Fed. Nello stesso periodo, in Europa, invece, i rendimenti sono saliti in media su tutta la curva. Per dare un punto di riferimento, il rendimento medio del decennale nell'Eurozona è aumentato dal 3,06% al 3,39%.
Quali sono le indicazioni operative che si possono trarre da questi andamenti? Per quanto riguarda la zona euro, questo rialzo dei rendimenti consente oggi di posizionarsi con rendimenti a scadenza più elevati. Tuttavia, la volatilità registrata in questo periodo richiede di diversificare su scadenze diverse, in modo da attutire le perdite. La riduzione del differenziale tra i tassi di interesse tra le due sponde dell'Atlantico e, in prospettiva, anche la riduzione del differenziale tra i tassi ufficiali delle rispettive Banche Centrali hanno fatto perdere terreno al dollaro.
Diversificare a livello valutario rimane fondamentale per l’ottimizzazione del proprio portafoglio e, nel caso del dollaro, gli acquisti oggi avvengono a un tasso migliore rispetto a quello di poco tempo fa. Anche per i bond in dollari USA, il consiglio è di diversificare sulle diverse scadenze: in questo modo non solo si attutisce l'effetto delle variazioni dei tassi di mercato sui bond in portafoglio, ma si riduce anche il rischio di reinvestimento nel momento in cui questi giungeranno a scadenza. Per i bond in dollari USA, il rischio di reinvestimento non riguarda solo la possibilità di dover reinvestire a rendimenti potenzialmente più bassi, ma anche il rischio che il dollaro, al momento della scadenza, possa quotare su livelli inferiori.
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