Recessione ed obbligazioni
 
                    Recessione: ciclo economico e recessione
 
                    Recessione: ciclo economico e recessione
L’annuncio dei dazi da parte degli Stati Uniti ha, tra le altre cose, sollevato timori sulla possibilità di una recessione negli Stati Uniti – con le dirette conseguenze sui mercati finanziari. Arriverà veramente questa recessione? Ci sarà anche nella zona euro? Le attuali tipologie di bond presenti nei nostri portafogli come reagirebbero in una situazione del genere?
Prima di tutto, bisogna ricordarsi che una recessione si divide in due fasi. Nella fase iniziale, quando l'economia inizia a rallentare dopo aver raggiunto il suo picco, i titoli di Stato tendono a fare bene. Storicamente, in questa prima parte della recessione i rendimenti delle cosiddette obbligazioni core (che includono i titoli di Stato e le obbligazioni societarie investment grade) sono stati generalmente positivi. Questo succede perché in periodi di incertezza economica gli investitori cercano la sicurezza offerta dai titoli di Stato. Anche le obbligazioni societarie investment grade, essendo considerate di buona qualità creditizia, solitamente si comportano positivamente nella prima fase della recessione, facendo parte anche loro delle obbligazioni core. Le obbligazioni high yield, d'altra parte, tendono ad avere rendimenti negativi in questa fase iniziale. Essendo emesse da aziende con una situazione finanziaria più fragile, sono percepite come più rischiose quando l'economia rallenta e il rischio di fallimento aumenta.
Nella seconda fase di una recessione, quando l'attività economica continua a diminuire e si avvicina al suo punto più basso, sia i titoli di Stato sia le obbligazioni societarie investment grade storicamente continuano a performare bene: la ricerca di sicurezza rimane una priorità per molti investitori. L’aspetto interessante è quello per cui le obbligazioni high yield tendono a riprendersi e a ben performare in questa seconda metà della recessione. In questo caso questa tipologia di bond tende a comportarsi più come le azioni: i mercati azionari, infatti, tendono ad anticipare la ripresa, muovendosi in anticipo rispetto all’economia. Questo accade perché, man mano che la fine della recessione si avvicina, gli investitori iniziano a vedere opportunità in queste obbligazioni che, pur rimanendo rischiose, offrono rendimenti interessanti in vista di una ripresa economica.
Nei portafogli sia i titoli di Stato sia i societari sono presenti, per cui anche se alla fine una recessione dovesse arrivare, negli Usa e/o nell’eurozona, sei già ben posizionato. Ci sono però anche gli high yield. Cosa fare con quest’ultimi? Vendere se arriva la recessione e poi rientrare? Come detto spesso, questo tipo di strategia porta spesso più danni che benefici. Inoltre, i titoli high yield hanno un comportamento più simile nel lungo periodo alle azioni: in altre parole, per questa tipologia di obbligazioni l’orizzonte temporale di riferimento e il conseguente approccio deve essere analogo a quello applicato alle Borse: le recessioni sono un fenomeno inevitabile, ma passeggero, che nel lungo periodo viene riassorbito da economia e mercati. Inoltre, le recessioni possono anche essere più o meno intense, più o meno veloci… con effetti più o meno significativi sui titoli.
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