Obbligazioni mercati emergenti: il punto

Etf obbligazioni emergenti
Etf obbligazioni emergenti
Tra i consigli obbligazionari, in ottica speculativa, da oltre un anno suggeriamo l’ETF Invesco Emerging Mkts Usd Bond (14 euro; Isin IE00BF51K132) focalizzato sulle obbligazioni denominate in dollari USA dei Paesi emergenti. La scelta di puntare su questo particolare segmento era motivata dalla volontà di esporsi al debito emergente per sfruttare i rendimenti più elevati offerti da questo mercato, cercando al contempo di evitare l’elevata volatilità tipica delle valute locali.
Per questo motivo abbiamo scelto obbligazioni in hard currency, cioè denominate in valute forti come il dollaro o l’euro. I bond in dollari dei Paesi emergenti offrivano un rendimento superiore rispetto ai titoli investment grade americani (o comunque emessi in dollari), pur essendo inferiori rispetto ai rendimenti delle obbligazioni in valuta locale. Tuttavia, presentavano un rischio di lungo periodo decisamente più contenuto.
Questa strategia si è rivelata proficua fino a quando il dollaro non ha cominciato a mostrare segni di debolezza negli ultimi mesi. Ma il problema è solo l’andamento del dollaro rispetto all’euro? Oppure ci sono anche dinamiche specifiche legate all’andamento dei titoli in dollari, a prescindere dall’effetto cambio? Per rispondere a questa domanda, abbiamo analizzato l’andamento dell’ETF consigliato, nella sua versione quotata in dollari. Ciò che emerge è che, in valuta base, l’ETF risulta ancora in guadagno. Questo significa che il calo osservato nella quotazione su Borsa Italiana è principalmente dovuto all’indebolimento del dollaro.
Oggi, considerando anche l’andamento del cambio, le quotazioni dell’ETF risultano allineate ai livelli dei primi acquisti. In sostanza, la discesa del dollaro ha eroso i guadagni accumulati nei mesi precedenti, quando il biglietto verde era quasi arrivato alla parità con l’euro. Dunque, a seconda del momento in cui hai acquistato l’ETF, il tuo investimento potrebbe trovarsi anche in perdita, proprio a causa della dinamica del cambio (prima favorevole, poi sfavorevole).
COSA FARE ORA?
Considerando le attuali quotazioni del dollaro, il fatto che il biglietto verde sia oggi consigliato all’acquisto e che i rendimenti a scadenza dei bond sottostanti siano ancora pari al 6,75%, il consiglio — sempre in un’ottica speculativa — rimane quello di acquistare.
Attendi, stiamo caricando il contenuto