Spunti per gli obbligazionisti
Obbligazioni: quali opportunità sul mercato?
Obbligazioni: quali opportunità sul mercato?
Come di consueto Borsa italiana ha dato il benvenuto a nuovi bond, che vanno da titoli di Stato italiani, a quelli esteri, passando per obbligazioni bancarie e quelle societari. Per quanto riguarda i nostrani titoli di Stato, è stato quotato il nuovo BTp 2,7% 01/10/30 (99,91; Isin IT0005654642): lo puoi acquistare, dato che ha scadenza coerente con la nostra strategia sulle obbligazioni della zona euro. Per quanto riguarda il Bot 12/06/26 (98; Isin IT0005655037), il suo consiglio è “possibile acquisto”. Dunque, puoi acquistarlo solo e solamente se operi con la strategia ladder o barbell. Consiglio identico per Obligaciones 3,2% 31/10/35 (100,87; Isin ES0000012P33).
Sempre a propostio di BTp, il rendimento del è superiore di appena lo 0,2% lordo a quello del titolo decennale francese: siamo quasi arrivati alla parità. Un risultato reso possibile da due andamenti opposti. A fine ottobre 2022, lo spread Italia-Francia era ancora intorno ai 200 punti base, quindi relativamente elevato: da allora, nonostante alcuni alti e bassi, la tendenza dei rendimenti richiesti sul decennale italiano è stata discendente, mentre nello stesso arco temporale i rendimenti francesi hanno registrato un aumento, portando così a un progressivo restringimento del divario. Quali sono le implicazioni pratiche di tutto questo? Sia gli OaT sia i BTp rimangono da acquistare, ma quanto successo prima ai BTp, quando erano i “sorvegliati speciali”, e ora agli OaT, dimostra come diversificare su diversi emittenti consente di cogliere sia gli andamenti favorevoli, sia di smussare gli effetti di negativi dei periodi sfavorevoli.
Se i rendimenti francesi aumentano, c’è un Paese che si vede tagliato il rating: l’Austria. Fitch ha tagliato il rating da AA+ ad AA. I motivi? L’Austria affronta un peggioramento delle prospettive fiscali ed economiche. Il deficit del 2024 ha toccato il 4,7% del Pil, ben oltre le attese, a causa di un’economia debole e di spese eccessive a livello locale. Il debito pubblico è salito all’81,8% del Pil e continuerà a crescere nei prossimi anni, stabilizzandosi solo tra il 2027 e il 2029 all’86% del Pil. C'è da preoccuparsi? Cosa fare con le obbligazioni austriache? L’Austria gode di solidi fondamentali creditizi grazie a un’economia diversificata e ricca e a istituzioni politiche e sociali forti. Il debito pubblico ha una lunga scadenza media (11,4 anni), la più alta nell’Unione europea, riducendo l’impatto dei tassi in aumento. Il costo degli interessi crescerà al 3,6% nel 2026, in linea con la media dei rating ‘AA’. Dunque, il rating dell'Austria non desta preoccupazioni: per questo, puoi continuare ad acquistare i titoli di Stato di questo Paese.
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