Alfa

Cos'è il coefficiente alfa?

Il coefficiente alfa, o alpha, riferito alla gestione di un fondo comune, è l'indicatore che misura il "valore aggiunto" che il gestore è in grado di realizzare con quel portafoglio, indipendentemente dall'andamento del mercato. In altre parole, semplificando un po', si potrebbe dire che il coefficiente alfa misura la "bravura" del gestore nel battere l'indice di riferimento, cioè il mercato.

Come si misura il coefficiente alfa?

La formula per calcolare l'alpha è la seguente:

alfa = rendimento del fondo - beta * rendimento del mercato

dove beta (vedi la voce di glossario corrispondente) è la misura di quanto un titolo reagisce, amplificandole o attenuandole, alle variazioni di mercato.

In pratica, quindi, dal rendimento del fondo si sottrae quella parte del rendimento che non è strettamente legata alle scelte del gestore, ma che "fotografa" semplicemente il trend di mercato. La parte restante, l'alfa, misura il "valore aggiunto" apportato dal gestore per battere il benchmark.

Come si interpreta il coefficiente alfa?

Vista la formula precedente, il coefficiente alfa può essere sia negativo sia positivo.

Se si ha un coefficiente alfa positivo, vuol dire che il gestore è stato in grado di battere il mercato (e più è alto, maggiore è stata questa capacità). Se invece è negativo, vuol dire che non solo il gestore non ha saputo battere il mercato, ma non è riuscito nemmeno a tenerne il passo.

Perché è importante il coefficiente alfa?

Perché permette all'investitore di avere una visuale più completa e precisa sul fatto che il fondo sia stato o no un buon investimento. Se per esempio un fondo ha ottenuto un rendimento annuo del 2%, a prima vista potremmo giudicarlo un buon investimento. Ma se il mercato di riferimento su cui il fondo investe ha fatto meglio, per esempio un 4% annuo, vuol dire che in realtà non si è trattato di un buon investimento, nonostante si sia chiuso con un guadagno.

Conviene puntare su fondi con alfa alto?

Sulla carta sì, è la strategia giusta, ma poi bisogna passare dalla teoria alla pratica. La capacità di battere sistematicamente il mercato è una "qualità" che qualunque gestore, anche il più bravo, fatica a mantenere invariata nel tempo: anzi, diverse ricerche dimostrano che solo una piccolissima minoranza di gestori, nel lungo periodo, dimostrano di riuscire sempre in questa impresa.

Per cui il coefficiente alfa è, sì, un indicatore importante da prendere in considerazione nel momento in cui si sceglie un fondo, ma non può essere l'unico elemento di valutazione.