Data di godimento

Con riferimento alle cedole delle obbligazioni e dei titoli di Stato, la data di godimento è quella da cui cominciano a maturare gli interessi del titolo. Normalmente la prima data di godimento di un bond coincide con la data di emissione del titolo, ma ci sono alcune eccezioni, seppur non così frequenti. Per le cedole successive alla prima, la data di godimento concide con la data in cui è stata "staccata" la cedola precedente, facendo sì che il calcolo degli interessi ripartisse da capo.

Perché è importante la data di godimento? Perché quando acquisti un'obbligazione o un titolo di Stato in un momento successivo all'emissione, devi tener presente che non paghi solo il prezzo di Borsa che vedi in quel momento: paghi anche il "rateo di cedola", cioè gli interessi maturati dalla data di godimento alla data in cui acquisti il titolo. In questo modo, chi ti cede il titolo non perde gli interessi maturati fino a quel momento, perché li riceve da te. Attenzione, per te questo non è comunque un costo-extra: nel momento in cui incasserai la cedola, la incasserai per intero, e non solo per la parte di interessi maturati dal tuo acquisto.

Facciamo un esempio: se un'obbligazione paga una cedola annua del 6% il 1° gennaio, ma tu la acquisti il 1° marzo, devi pagare al venditore gli interessi maturati nei primi due mesi dell'anno (circa un sesto della cedola, quindi circa l'1%). Al 1° gennaio dell'anno successivo tu incasserai però l'intera cedola del 6%, perciò di fatto hai guadagnato il 5%: l'equivalente degli interessi maturati dall'obbligazione in 10 mesi, cioè da quando lo hai acquistato a quando ha staccato la cedola.

E per le azioni? Vale anche per loro il concetto di data di godimento? Non esattamente. Le azioni pagano (tra l'altro non sempre) un dividendo, non una cedola, e il dividendo viene pagato interamente a chi possiede l'azione il giorno della data di stacco. Per saperne di più su questo argomento, ti consigliamo di consultare la voce di glossario relativa proprio alla data di stacco.