Global bond
Che cos’è un global bond?
Il termine global bond indica un’obbligazione emessa contemporaneamente su più mercati finanziari, con l’obiettivo di raggiungere un bacino di investitori il più ampio possibile. A differenza di un titolo collocato esclusivamente in un singolo Paese, un global bond viene distribuito in diverse aree geografiche.
Ad esempio, un Paese europeo invece di limitarsi a emettere titoli di Stato sul proprio mercato interno, può lanciare un global bond. Questo significa che l’obbligazione non viene offerta solo ai risparmiatori e agli investitori locali, ma viene collocata nello stesso momento anche negli Stati Uniti, in Europa e in Asia. In pratica, con una singola emissione, il governo riesce a raggiungere investitori in tutto il mondo.
Questa caratteristica lo distingue dalle emissioni cosiddette "internazionali" che, pur essendo rivolte a più Paesi, spesso escludono il mercato domestico dell’emittente. Il global bond, invece, viene collocato sia sul mercato nazionale sia sui principali mercati globali.
Le caratteristiche tecniche (scadenza, valuta, tasso di interesse) variano a seconda delle esigenze dell’emittente e della domanda degli investitori.
Chi li emette?
Gli emittenti di global bond appartengono a tre principali categorie:
- Governi nazionali: alcuni Stati scelgono di collocare titoli di debito pubblico anche sui mercati esteri per ampliare la platea degli investitori. È il caso, ad esempio, di Paesi emergenti che vogliono attrarre capitali internazionali, ma anche di economie avanzate che mirano a rafforzare la propria presenza globale.
- Organizzazioni sovranazionali: istituzioni come la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale o la Banca Europea per gli Investimenti emettono global bond per finanziare progetti di sviluppo o di infrastrutture. Il loro obiettivo è raccogliere fondi con condizioni favorevoli, potendo contare sulla credibilità e sul sostegno degli Stati membri.
- Grandi società multinazionali: le imprese che operano in più continenti possono emettere global bond per ottenere capitali a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle disponibili in un solo mercato.
Quali sono i vantaggi?
L’idea alla base dei global bond è quella di offrire uno strumento in grado di favorire l’incontro tra la necessità di finanziamento dell’emittente e l’interesse degli investitori sparsi in diverse aree geografiche.
Per gli emittenti, i vantaggi principali sono:
- Accesso a un mercato più vasto: collocando l’obbligazione contemporaneamente in diverse aree geografiche, si aumenta la platea di potenziali sottoscrittori.
- Maggiore liquidità: quando un’obbligazione è negoziata contemporaneamente su più mercati internazionali, il volume complessivo degli scambi tende a essere più elevato. Questo significa che, in genere, per gli investitori diventa più semplice trovare una controparte pronta ad acquistare o vendere il titolo. Questo si traduce quindi in operazioni più agevoli e in prezzi di mercato più trasparenti, riducendo il rischio di dover accettare condizioni sfavorevoli al momento della compravendita.
- Diversificazione delle fonti di finanziamento: emettere un global bond significa poter contare su investitori di diverse aree del mondo, e non soltanto su quelli del mercato domestico. In questo modo l’emittente non dipende da un’unica economia o da un unico gruppo di risparmiatori. Se, per esempio, in un Paese si verificasse una fase di incertezza o un calo della domanda, la presenza di sottoscrittori in altri mercati potrebbe garantire comunque il buon esito dell’emissione. Questo approccio permette quindi di distribuire i rischi e di rendere più stabile e sicura la raccolta di capitali.
Dal punto di vista degli investitori, invece, i global bond offrono alcuni aspetti di interesse:
- Ampia diffusione geografica: il fatto che siano collocati a livello mondiale ne favorisce la reperibilità e la trasparenza dei prezzi.
- Standardizzazione: gran parte dei global bond viene emessa in valute considerate di riferimento a livello internazionale, come il dollaro statunitense o l’euro. Questo aspetto rende più semplice per gli investitori confrontare i rendimenti e valutare l’esposizione al rischio di cambio, evitando la complessità legata a valute meno diffuse o più volatili.
- Orizzonte temporale variegato: esistono global bond a breve termine (con scadenza inferiore a un anno o pochi anni) e a lungo termine, permettendo di scegliere in base alle proprie esigenze di investimento.
Naturalmente, come per ogni obbligazione, anche i global bond presentano rischi legati alla solidità dell’emittente, alle condizioni di mercato e all’andamento delle valute. Non esistono quindi vantaggi “assoluti”, ma opportunità che devono essere valutate nel contesto complessivo di un portafoglio.
Perché non è sempre la scelta più conveniente per un emittente?
La scelta di emettere un global bond dipende dalla strategia finanziaria dell’emittente e dalla convenienza economica nel rivolgersi a investitori sparsi in più aree del mondo. Ci sono diversi motivi per cui non tutti gli emittenti li utilizzano:
- Costi più elevati: un’emissione globale richiede di rispettare le regole e le procedure di mercati diversi. Ciò comporta costi legali, amministrativi e organizzativi maggiori rispetto a un collocamento nazionale o circoscritto a un solo mercato.
- Maggiore complessità operativa: gestire un’emissione su più piazze finanziarie significa coordinare banche collocatrici, intermediari e autorità di vigilanza in vari Paesi. Questo processo può risultare lungo e complesso, soprattutto per emittenti di dimensioni medio-piccole.
- Rischio di valuta: un global bond è spesso emesso in dollari o in euro. Se l’emittente incassa in una valuta diversa da quella in cui sostiene le spese (per esempio la valuta nazionale), si crea un rischio di cambio.
- Domanda non sempre adeguata: non tutti gli emittenti riescono ad attrarre l’interesse di investitori globali. In alcuni casi, una presenza internazionale limitata o un profilo di rischio elevato possono rendere difficile vendere i titoli fuori dal mercato domestico.
- Concorrenza con altri titoli: nei grandi mercati internazionali l’offerta di obbligazioni è molto ampia. Un emittente meno conosciuto rischia di passare inosservato e di dover offrire rendimenti più alti per convincere gli investitori.