Lotto minimo

Che cos’è il lotto minimo?

Il lotto minimo è il quantitativo minimo di un determinato strumento finanziario che può essere acquistato o venduto in un’unica operazione. In altre parole, rappresenta il numero più piccolo di unità — ad esempio azioni, obbligazioni o quote di un fondo — che un investitore può negoziare sul mercato. Ogni titolo ha il proprio lotto minimo stabilito dall’emittente o dal mercato di riferimento, e questo valore può variare a seconda del tipo di strumento e del segmento di quotazione.

Come funziona

Il funzionamento del lotto minimo è legato alle regole di negoziazione dei mercati finanziari. Quando un investitore inserisce un ordine di acquisto o vendita, la quantità indicata deve essere almeno pari al quantitativo minimo stabilito per quel titolo. Se il lotto minimo di un’azione è, per esempio, di 100 unità, non sarà possibile comprarne 50 in un’unica operazione.

Tuttavia, alcuni mercati prevedono la possibilità di negoziare lotti frazionari, consentendo maggiore flessibilità, soprattutto agli investitori retail.  Questi permettono di acquistare o vendere una quantità di titoli inferiore al lotto minimo previsto. In pratica, l’investitore può negoziare anche una singola azione o un piccolo numero di titoli, invece dell’intero quantitativo minimo richiesto.

Il lotto minimo può essere espresso anche in termini di valore nominale, cioè il valore unitario attribuito a ciascun titolo all’atto dell’emissione. In tal caso, l’importo minimo dell’investimento è dato dal valore nominale moltiplicato per il numero di titoli che compongono il lotto. Ad esempio, se un’obbligazione ha un valore nominale di 1.000 euro e il lotto minimo è di 10 titoli, l’investimento minimo richiesto sarà di 10.000 euro.

Perché esiste

Il lotto minimo esiste per motivi tecnici e operativi. Serve a garantire un’efficienza nella gestione degli scambi, riducendo il numero di transazioni di piccola entità che potrebbero rallentare il mercato. Inoltre, può essere uno strumento per orientare il tipo di investitore a cui un titolo è destinato: ad esempio, lotti minimi elevati possono essere pensati per gli investitori istituzionali, mentre quelli più bassi favoriscono l’accesso ai risparmiatori individuali.