Mercato grigio

Che cosa è il mercato grigio?

Nel linguaggio finanziario, il mercato grigio – o grey market – indica l’insieme delle transazioni che avvengono fuori dei canali di distribuzione ufficiali o regolamentati, ma che non sono necessariamente illegali. È una zona intermedia tra il mercato “bianco”, ossia pienamente autorizzato e trasparente, e il mercato “nero”, in cui le operazioni violano apertamente la legge.

Nel settore degli investimenti, il mercato grigio può riguardare ad esempio la compravendita di titoli, azioni o obbligazioni prima della loro emissione ufficiale o al di fuori delle piattaforme di negoziazione riconosciute. È un fenomeno che può coinvolgere investitori istituzionali, intermediari o anche operatori professionali che cercano di anticipare il prezzo a cui uno strumento finanziario verrà poi collocato sul mercato regolamentato.

Nel linguaggio comune, invece, il termine viene utilizzato anche per descrivere la vendita di beni di consumo che arrivano in un Paese senza passare dai canali di distribuzione ufficiali. Tuttavia, in ambito finanziario, l’attenzione si concentra soprattutto sulla dinamica dei titoli e delle emissioni pre-quotazione.

A cosa serve il mercato grigio

Il mercato grigio può svolgere diverse funzioni, anche se non sempre trasparenti o vantaggiose per tutti i soggetti coinvolti. Dal punto di vista teorico, serve a sondare la domanda e il prezzo di mercato di un determinato titolo o prodotto finanziario prima che venga effettivamente immesso sul mercato ufficiale.

Quando una società prepara un collocamento – ad esempio un’IPO o l’emissione di obbligazioni – può nascere un interesse anticipato tra alcuni investitori. Attraverso intermediari o piattaforme non regolamentate, questi iniziano a scambiarsi quote o diritti di sottoscrizione, creando un “mercato parallelo” che riflette le aspettative sul valore futuro del titolo. In pratica, il grey market mostra in anticipo come il mercato potrebbe valutare l’emissione.

Tuttavia, non va dimenticato che si tratta di scambi che non avvengono sotto la supervisione delle autorità di vigilanza e che, quindi, non offrono le stesse garanzie in termini di trasparenza, liquidità o correttezza informativa.

Come funziona nella pratica

Per capire come funziona il mercato grigio, può essere utile pensare al momento in cui una società decide di mettere in vendita le proprie azioni o obbligazioni. Questo passaggio si chiama collocamento e può avvenire in diversi modi: a un prezzo stabilito in anticipo, tramite un’asta o raccogliendo le offerte degli investitori per capire quanto sono disposti a pagare.

Durante questo periodo, prima che i titoli siano negoziabili nei mercati ufficiali, può nascere un piccolo mercato parallelo: il grey market. In questa fase, alcuni operatori iniziano a scambiarsi i titoli o i diritti di acquisto fuori dei canali ufficiali, cioè al di fuori delle borse regolamentate o delle piattaforme autorizzate. Ovvero, chi partecipa si impegna ad acquistare o vendere un titolo futuro a un certo prezzo, assumendosi il rischio che quel prezzo non corrisponda a quello reale quando la negoziazione ufficiale inizierà. Può essere quindi una forma di scommessa sull’andamento iniziale di un’emissione, ma non un vero investimento regolamentato.

Lo scopo è capire in anticipo quale potrebbe essere il prezzo di mercato del titolo una volta che sarà effettivamente disponibile per tutti. Se nel mercato grigio il prezzo è più alto rispetto a quello fissato per il collocamento, significa che c’è molta domanda e che gli investitori si aspettano un buon debutto. Se invece il prezzo è più basso, può voler dire che c’è meno interesse o che gli operatori prevedono un andamento più debole.

In pratica, il mercato grigio funziona come un’indicazione del sentiment: mostra cosa pensa il mercato del valore di un titolo prima che inizi a essere scambiato ufficialmente. Tuttavia, non si tratta di un mercato regolamentato: le contrattazioni avvengono in modo informale, spesso tra investitori professionali o istituzionali, e non offrono le stesse garanzie dei canali di distribuzione ufficiali. 

Per questo motivo, anche se il grey market può essere utile per capire le aspettative, non è uno strumento adatto al piccolo risparmiatore. È più un indicatore di interesse che un vero e proprio mercato in cui investire.

Aspetti normativi e rischi

È importante sottolineare che il mercato grigio non è illegale, ma si muove in un’area non regolata. Le autorità di vigilanza – come la Consob in Italia o l’ESMA a livello europeo – non intervengono direttamente su queste transazioni, proprio perché avvengono al di fuori delle piattaforme autorizzate.

Questo significa che chi vi partecipa non gode delle stesse tutele previste per gli investimenti effettuati attraverso i canali ufficiali. In particolare, non esistono garanzie sull’effettiva consegna dei titoli, sulla validità delle quotazioni né sulla correttezza delle controparti. Inoltre, l’assenza di trasparenza può esporre a rischi di manipolazione del prezzo o di informazioni non verificate.

Dal punto di vista delle imprese, invece, il mercato grigio può fornire un riscontro preliminare sull’interesse degli investitori e sulla percezione del valore. Tuttavia, può anche generare distorsioni: se il prezzo nel grey market diverge troppo da quello fissato per il collocamento, il debutto sul mercato ufficiale può risultare turbolento, con eccessiva volatilità nei primi giorni di scambio.

Per questo motivo, la maggior parte delle società e degli intermediari tende a scoraggiare la formazione di un mercato grigio troppo ampio, preferendo che la domanda si concentri sui canali di distribuzione ufficiali.

Mercato grigio e investitori privati 

Per un investitore individuale, è utile conoscere il significato e le dinamiche del mercato grigio, ma senza considerarlo un canale operativo. Nella pratica, l’accesso diretto a queste transazioni è molto limitato e riservato per lo più a soggetti istituzionali o professionali.

Ciò non toglie che le quotazioni osservate nel grey market possano fornire indicazioni di massima sull’interesse del mercato verso una nuova emissione. Tuttavia, queste indicazioni vanno sempre interpretate con cautela, perché non esiste un legame certo tra il prezzo nel mercato grigio e l’andamento successivo del titolo.