Mercato orso

Che cos'è un mercato orso? 

Un mercato orso - in inglese bear market - è definito come un periodo in cui i prezzi delle attività finanziarie di un mercato registrano un calo superiore al 20% rispetto ai picchi precedenti, con una tendenza continuativa verso il basso. La discesa non si verifica necessariamente in modo uniforme; i prezzi possono continuare a fluttuare, ma la tendenza generale è verso il basso per un periodo considerevole. 

Immagina di seguire l'andamento dell'indice Nasdaq 100. Supponiamo che, in un dato momento, il valore dell'indice sia di 3.000 punti. Durante i mesi successivi, il mercato comincia a scendere lentamente, con il valore che cala progressivamente a 2.700 punti. A questo punto, si è registrato un calo del 10% rispetto al picco iniziale. Continua il calo e, dopo altri mesi, l'indice arriva a 2.400 punti, con una perdita complessiva di 20% dal suo massimo di partenza. Questo è il momento in cui si può ufficialmente definire un bear market, ovvero un mercato ribassista, poiché il calo ha superato la soglia del 20% e la tendenza continua verso il basso. Un mercato orso come questo potrebbe continuare per diversi mesi o anche anni, con un susseguirsi di alti e bassi. Storicamente però si osserva che nel lungo periodo il mercato si stabilizzerà e, con il tempo, potrebbe riprendersi, segnando l'inizio di un nuovo ciclo. 

Il termine “mercato orso” trova la sua origine in un’immagine simbolica: l’orso, che attacca spingendo la sua preda verso il basso con le sue zampe anteriori. Al contrario, il mercato toro, che descrive una fase di crescita dei mercati, si associa all'immagine di un toro, che solleva la sua preda verso l’alto con le corna. 

Cosa implica per un investitore? 

Per un investitore, un mercato ribassista rappresenta una sfida significativa. Il calo dei prezzi degli asset può portare a una riduzione del valore degli investimenti, e questo può generare preoccupazione. Tuttavia, è importante ricordare che il mercato orso non è una condizione permanente: fa parte del ciclo naturale dei mercati finanziari, che include anche fasi di crescita e stagnazione. 

Nel breve periodo, un mercato in calo può sembrare scoraggiante per gli investitori che osservano le fluttuazioni negative nei propri portafogli. I cali di valore possono influenzare negativamente la percezione di sicurezza degli investitori, portandoli a vendere asset in perdita per limitare i danni. Tuttavia, questo comportamento reattivo spesso non è la strategia più efficace. 

In un contesto di bear territory, gli investitori emotivamente influenzati dalla paura possono compiere decisioni impulsive. Vendere azioni o altri titoli in perdita durante un mercato ribassista potrebbe sembrare una mossa sensata, ma in realtà, può comportare la realizzazione di perdite permanenti. In alcuni casi, la vendita anticipata di titoli durante una fase di calo dei prezzi implica perdere l’opportunità di beneficiare di una eventuale ripresa quando il mercato tornerà a crescere. Il timore di perdere l'occasione giusta (FOMO fear of missing out) può infatti indurre molti a non rispettare una strategia di investimento a lungo termine. 

Le opportunità nei mercati orso 

Se da una parte un mercato ribassista porta con sé una certa dose di incertezze, dall’altra può anche rappresentare un'opportunità per quegli investitori che sono disposti a mantenere una visione più a lungo termine. Durante una fase di calo dei prezzi, i titoli azionari potrebbero essere venduti a valori inferiori rispetto a quelli che avranno durante una futura fase di crescita, il che crea delle occasioni per chi è disposto ad acquistare a prezzi bassi. 

Gli investitori che adottano una strategia orientata al lungo periodo sanno che i mercati azionari sono ciclici. Per loro, le fluttuazioni dei mercati, come i calo dei prezzi durante i mercati ribassisti, sono semplicemente una fase temporanea di un ciclo molto più lungo. Molti investitori esperti sanno che i mercati finanziari tendono a recuperare e a salire di nuovo, come accaduto storicamente dopo la maggior parte dei mercati orso passati. Piuttosto che preoccuparsi dei cali di valore nel breve, questi investitori guardano ai fondamenti a lungo termine dei titoli o dei fondi in cui hanno investito. 

Nel caso dell’indice S&P 500, ad esempio, i periodi di mercato orso sono stati seguiti da fasi di bull market, durante le quali l’indice ha registrato guadagni significativi. Questo dimostra come, nel lungo periodo, anche se ci sono stati periodi di forte cali, l'andamento complessivo è stato positivo. 

Come comportarsi durante un mercato orso? 

Gli investitori devono considerare alcune strategie quando si trovano ad affrontare un mercato ribassista: 

- Diversificazione: un portafoglio ben diversificato può aiutare a minimizzare le perdite di perdere valore durante un mercato orso. Includere asset come obbligazioni o titoli di stato può ridurre la volatilità complessiva e offrire una protezione contro i cali del mercato azionario. 

- Non entrare nel panico: vendere i propri investimenti a causa di paure irrazionali o previsioni a breve termine può portare a decisioni sbagliate. La paura è un nemico dell’investitore. Un approccio razionale prevede di rimanere fedeli alla propria strategia di investimento. 

- Investire gradualmente: se un investitore ritiene che i mercati stiano per risalire, può scegliere di investire una piccola somma di denaro ogni mese. In questo modo, si evita di investire tutto in un periodo ancora incerto e si approfitta dei prezzi più bassi. 

- Mantenere una visione a lungo termine: i mercati finanziari, storicamente, si riprendono dai periodi di recessione o calo. La chiave del successo è mantenere la calma e ricordare che gli investimenti a lungo termine tendono a beneficiare delle fasi di recupero successive. 

In sintesi, un mercato orso è un periodo di difficoltà per gli investitori, caratterizzato da un calo dei prezzi che può essere difficile da gestire psicologicamente. Tuttavia, è importante non perdere di vista il quadro generale e ricordare che i mercati tendono a riprendersi.