Obbligazione estera

Che cos’è un’obbligazione estera?

Un’obbligazione estera è un titolo di debito emesso da un ente, un’azienda o uno Stato al di fuori del Paese di residenza dell’investitore.  

In altre parole, chi sottoscrive questo strumento presta denaro a un soggetto che opera in un mercato diverso da quello nazionale, ricevendo in cambio la promessa di un rimborso a scadenza e di un rendimento sotto forma di interessi. Le obbligazioni estere possono essere emesse sia da governi, come avviene per i titoli di Stato, sia da imprese private.

Come funziona 

Il funzionamento di un’obbligazione estera non differisce in modo sostanziale da quello di un titolo domestico. Ogni obbligazione ha un valore nominale, che rappresenta l’importo rimborsato alla scadenza, e un tasso di interesse prefissato o variabile, che determina la remunerazione periodica per l’investitore. Un elemento caratteristico delle emissioni estere è che il pagamento degli interessi e il rimborso possono avvenire in una valuta diversa da quella dell’investitore, esponendolo così ancheal rischio di cambio. 

Un altro fattore da considerare è il rating creditizio, ossia la valutazione assegnata dalle agenzie specializzate sulla capacità dell’emittente di rispettare i propri impegni. Tale indicatore aiuta a stimare la probabilità che il capitale e gli interessi vengano effettivamente restituiti. I titoli obbligazionari emessi da Stati o società con un rating elevato sono percepiti come più sicuri. 

È importante sottolineare che la classificazione “domestica” o “estera” non dipende dal mercato in cui il titolo è collocato, ma dalla nazionalità dell’emittente rispetto all’investitore. Per esempio, se un’azienda italiana emette un’obbligazione in Spagna, per un investitore italiano il titolo resta domestico, perché l’emittente è italiano. Al contrario, se un’azienda spagnola emette un’obbligazione in Spagna, per lo stesso investitore italiano il titolo sarà comunque estero, perché l’emittente non è italiano, indipendentemente dal luogo di emissione.

Per un investitore italiano, un’obbligazione emessa da un’azienda francese è sempre considerata estera, indipendentemente dal fatto che sia collocata a Berlino, Parigi o Milano; al contrario, un’obbligazione di un’azienda italiana resta domestica anche se viene emessa a Madrid o a New York, e anche se è denominata in dollari o in altra valuta estera. 

Investimento in obbligazioni estere 

Dal punto di vista dell’investitore, le obbligazioni estere offrono sia opportunità sia rischi. Possono essere utili per diversificare il portafoglio, accedendo a economie, settori e valute differenti. Tuttavia, quando non sono emesse in euro, espongono al rischio di oscillazioni valutarie; inoltre, se non quotate in Italia, il loro acquisto può comportare costi maggiori.

È bene ricordare che, come per i titoli di Stato o i titoli obbligazionari domestici, anche nelle emissioni estere non esiste la certezza di rendimento: il rischio di insolvenza dell’emittente è sempre presente.