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Conti deposito: quando alzeranno i rendimenti?
9 mesi fa - venerdì 17 giugno 2022
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Con l’inflazione che continua a mordere e la guerra in Ucraina ben lontana da una conclusione, alle banche centrali, Bce compresa, non è rimasto altro che ricorrere all’arma del rialzo dei tassi di riferimento per contenere la generalizzata impennata dei prezzi, mentre, sul mercato, i rendimenti dei bond sono già cresciuti. Tutto il contrario, invece, di quanto accade nel mondo dei prodotti per investire la liquidità: in questo comparto, eccezioni a parte, i rendimenti sembrano essere ancora “congelati”.
Se escludiamo l’attuale offerta di Conto Progetto (1,25% lordo annuo per i nuovi clienti, 1% lordo annuo per coloro che sono già clienti) e quella di Findomestic (1% lordo annuo fino a 10.000 euro), la maggior parte dei conti deposito liberi oggi non arriva all’1% lordo per remunerare la liquidità, una percentuale davvero molto lontana dall’incremento dei prezzi attuale (la crescita dei prezzi al consumo a maggio ha sfiorato il 7%). Non va molto meglio se scegli un conto deposito vincolato: per riuscire ad ottenere un 1% lordo annuo devi bloccare il tuo denaro per almeno 12 mesi, un periodo al di sotto del quale i rendimenti offerti sono sempre sotto l’1%. Perché non offrono rendimenti più alti? Perché, ancor oggi, alle banche, conviene prendere a prestito denaro dalla Banca centrale europea, che in pratica lo concede ancora gratis, piuttosto che dare a te un interesse più alto sul conto deposito per avere il tuo denaro sotto forma di liquidità. È vero, la Banca centrale europea ha già annunciato un aumento dei tassi a luglio, ma, per ora, nella pratica nulla è ancora cambiato. Per ottenere un rendimento lordo dell’1%, oggi dovresti scegliere un titolo con scadenza di almeno 1 anno e 8 mesi, che sale a 2 anni se vuoi un titolo “supersicuro”.