Molti conti deposito ritoccano i tassi…

Il tanto invocato adeguamento dei rendimenti offerti dai conti deposito, vedi n° 1468, è arrivato, almeno per un serie di banche. Molte, però, hanno deciso di non aumentare indistintamente la remunerazione offerta su tutte le scadenze proposte per i conti vincolati. Alcune, come per esempio Fca Bank, hanno rimodulato l’offerta introducendo nuove scadenze; altre, come per esempio Banca Progetto, hanno scelto di ritoccare al rialzo, anche in modo consistente, i tassi offerti solo sui conti vincolati senza possibilità di svincolo anticipato, e non sugli altri. Prendiamo proprio l’esempio dei vincolati su Conto Key, il conto corrente di Banca Progetto riservato a chi ha aperto Conto Progetto. Come puoi vedere nella tabella qui a fianco, la banca ha ritoccato al rialzo, in media, di poco più dello 0,5% lordo annuo il rendimento offerto sui vincolati senza opzione di svincolo anticipato. In contemporanea, però, ha anche ridotto in media dello 0,1%, su tutte le scadenze, i rendimenti offerti sui vincolati con l’opzione di svincolo anticipato. Veniamo da lunghi anni di tassi sottozero, che si sono tradotti in rendimenti asfittici per i prodotti di liquidità – e non solo. È comprensibile che, per esempio, tu ti senta attratto dal 2,5% lordo annuo (1,85% netto) offerto per un vincolato a 5 anni. Noi, però, continuiamo a consigliarti di mantenerti le mani libere, preferendo conti di deposito liberi, o, al limite, se proprio vuoi vincolare il tuo denaro, di non superare i 6 mesi.

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I motivi sono essenzialmente due. In un periodo caratterizzato da un rialzo dei tassi sono molte le banche che stanno rivedendo la propria offerta e diverse altre, se vogliono restare competitive e continuare ad attrarre clienti, dovranno farlo in futuro. Se ti impegni vincolando il tuo denaro senza possibilità di riportarlo indietro in anticipo, ti neghi la possibilità di poter approfittare di nuove offerte più interessanti. Inoltre, se oggi il 2,5% lordo annuo, per 5 anni, ti sembra un tasso interessante, devi comunque valutarlo sempre nella prospettiva di un rialzo dei tassi. La Bce ha già annunciato un ritocco al rialzo dello 0,25% in occasione della riunione di questo mese, ma di certo, con l’inflazione che galoppa, i rialzi non si fermeranno qui. Già oggi un BTp con scadenza a cinque anni, prendiamo come esempio il BTp 2,2% 1/06/2027 (98,96; Isin IT0005240830) rende il 2,44% lordo annuo, 2,04% netto. Potresti quindi pensare che il vincolato su Conto Key, con il 2,5% lordo annuo, sia più o meno allineato a quanto ti rende il BTp, ma devi considerare che è probabile che la Bce decida, in un futuro nemmeno troppo lontano, un ulteriore rialzo dei tassi, e questo potrebbe avere un’influenza anche sui rendimenti offerti dai bond già sul mercato, facendoli aumentare. Immaginiamo che i tassi di mercato salgano di un ulteriore 0,25%: il prezzo del nostro BTp scenderebbe a circa 97,7 e il rendimento, per chi l’acquista sul mercato, salirebbe al 3,24% lordo, 2,84% netto - nel calcolo abbiamo tenuto conto delle tasse. Se il rialzo dei tassi fosse più consistente, l’1%, il prezzo teorico del BTp scenderebbe a circa 94,3 e il rendimento salirebbe al 3,67% lordo, 3,21% annuo netto. Insomma, come sempre le banche non regalano nulla: ti consigliamo di preferire i conti deposito liberi e di non superare i 6 mesi se proprio senti la necessità di vincolare il tuo denaro.