Il ritorno dei certificati di deposito

Certificati di deposito
Certificati di deposito
Le analogie tra certificati di deposito e conti deposito vincolati sono molte. Il funzionamento dei due prodotti, a grandi linee, è pressoché identico – affidi una somma a una banca, per un periodo predeterminato, in cambio di una remunerazione, che riceverai, insieme al capitale investito, al termine del periodo di vincolo. La tutela, in caso in cui la banca sia in difficoltà, è in capo al Fondo Interbancario di tutela dei depositi per entrambi i prodotti, e la tutela è identica: garantisce la restituzione del capitale fino a 100.000 euro a depositante. Identica è anche la tassazione degli interessi, il 26%, e l’imposta di bollo applicata ai due prodotti, lo 0,2%. Le differenze sono legate alla forma contrattuale – vedi a fianco – e al fatto che, per i certificati di deposito, non esiste una forma “libera”, ma tutti hanno una durata prestabilita, in genere piuttosto lunga, dai 24 mesi in avanti. I due prodotti, nella sostanza, hanno però caratteristiche tali da renderli confrontabili tra loro.
Oggi le banche propongono per lo più la sottoscrizione di certificati di deposito a tasso fisso e step up (in cui la cedola cresce nel tempo). In tabella trovi alcuni esempi di prodotti delle due categorie, scelti tra quelli con i rendimenti più interessanti. Per questa analisi abbiamo optato per una durata di 36 mesi non perché la riteniamo migliore delle altre, ma perché ci offriva la possibilità di confrontare un maggior numero di prodotti con la stessa scadenza. Se la tua banca ti propone la sottoscrizione di un certificato di deposito, devi fare attenzione a due elementi: innanzitutto i costi, che, come puoi vedere in tabella, possono essere numerosi e in alcuni casi consistenti, e, nel caso il cui l’offerta riguardi un prodotto step up, al rendimento effettivo. Come accennato prima, in questo caso le cedole non sono fisse, ma crescenti nel tempo, e talvolta il prodotto viene pubblicizzato riportando il tasso più alto, quello che si ottiene solo sull’ultima cedola: chiaramente il rendimento effettivo del prodotto, sull’intera durata, è più basso.
In definitiva, i certificati di deposito, alle condizioni attuali, convengono alle banche che te li propongono, piuttosto che a te che li compri. Se li confrontiamo con il conto deposito vincolato oggi più interessante per una scadenza di 36 mesi, il Conto vincolato Extraclick 36 mesi di Extra Banca, notiamo che quest’ultimo stravince non solo per il tasso offerto, più alto, il 3,7% lordo annuo, 2,74% netto, ma anche per il vantaggio sui costi: aprire, chiudere e gestire il conto deposito non ti costa nulla, al contrario di quanto accade per i certificati di deposito. In conclusione, ti consigliamo di preferire i conti deposito, anche per la durata: data la prospettiva di ulteriori rialzi dei tassi, è meglio non vincolare il proprio denaro per anni, e le scadenze proposte dai certificati di deposito sono troppo lunghe. Per il momento è meglio non superare i 6 mesi – a pagina 13 e sul sito trovi i prodotti consigliati.
I certificati di deposito sono dei titoli vincolati, emessi dalla banca, che, al termine del periodo di vincolo, si impegna a restituire la cifra pattuita. Nella maggior parte dei casi, pagano una cedola – vedi in tabella.
Certificati di deposito a confronto | |||||||
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Banca | Prodotto | Cedola | Durata | Tasso annuo lordo | Rendimento medio annuo lordo | Possibilità di rimborso anticipato | Costi |
Tasso fisso | |||||||
Bper | Certificato di deposito | Sì, semestrale | 36 mesi | 2,5% | 2,5% | No | 6,2 euro (estinzione); 0,9 euro (invio comunicazioni periodiche) |
2,75% (1) | 2,75% (1) | ||||||
Banca d’Alba | Certificato di deposito Denaro Fresco | Sì, annuale | 36 mesi | 3% | 3% | Sì, con penale (diminuzione della cedola del 2,4%) | 28 euro (commissione di gestione del rapporto) |
Bcc Brescia (2) | Certificato di deposito | Sì, semestrale | 36 mesi | 2,5% | 2,5% | Non prima di 30 mesi | 5 euro (emissione); 3,5 euro (accredito cedola, tranne ultima); 10 euro (rimborso anticipato) |
Step Up | |||||||
Banca Pop. del Cassinate | Certificato di deposito | Sì, annuale | 36 mesi | min: 1%; max: 3% | 1,83% | Sì, con penale (cedola in corso di maturazione dimezzata) | 1,55 euro (invio trasparenza in formato cartaceo); 12,91 euro (spese di ammortamento) |
Bcc Castellana Grotte | Certificato di deposito | Sì, annuale | 36 mesi | 2% fisso (3) | 3% | Non specificato | 1,5 euro (comunicazioni cartacee); 2/6 euro (altre comunicazioni) |
Banco Marchigiano | Certificato di deposito | Sì, annuale | 36 mesi | min: 1,5%; max: 2,5% | 2% | Sì, con penale (no cedola) | 25 euro (spese annuali custodia certificato di deposito) |
Condizioni rilevate online il 16/02/2023. (1) Rendimento riconosciuto per importi a partire da 50.000 euro. L’imposta di bollo è sempre a carico tuo. (2) Importo minimo 30.000 euro. (3) A questo tasso si aggiunge un 1% di spread applicato al tasso di interesse, calcolato al momento della liquidazione degli interessi. |
Non abbiamo trovato certificati di deposito che si possono sottoscrivere online, al contrario della maggior parte dei conti deposito che ti consigliamo, un elemento ulteriore, quello della comodità di apertura, che ci fa propendere per i conti deposito.
Quando terminerà il rialzo dei tassi d’interesse, in Europa, è impossibile dirlo con certezza. Certo è, invece, un ulteriore rialzo dei tassi a marzo, come ti abbiamo detto la scorsa settimana. Per il momento, e nonostante le banche abbiano, nelle ultime settimane, rialzato i tassi offerti sui conti deposito sulle lunghe scadenze, ti consigliamo di non farti ingolosire e di non vincolare ancora il tuo denaro per un periodo troppo lungo, in attesa delle nuove offerte.
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