Come ottenere il massimo dal fondo

Fondi Pensione
Fondi Pensione
A questo punto sei arrivato al momento in cui hai deciso di aderire ad un fondo pensione: ti starai allora chiedendo come individuare quello giusto per te. La prima domanda è: sei un lavoratore dipendente? Allora la tua scelta deve ricadere sul fondo pensione chiuso a te destinato secondo il tuo contratto di lavoro (o al più al fondo pensione aperto ad adesione collettiva con cui la tua azienda ha stipulato un accordo). Se il tuo contratto nazionale non prevede un fondo di categoria, oppure se sei un lavoratore autonomo, la scelta deve invece ricadere su un fondo pensione aperto. Tutti i fondi pensione, però, hanno diversi comparti, cioè diverse linee di investimento. In genere c’è quella che punta sulle azioni, quella che punta sulle obbligazioni e quella che mischia azioni e bond. Come devi orientarti?
QUANDO E CON QUANTO?
Per scoprire quando andrai in pensione – e dunque gli anni che ti mancano alla pensione – puoi usare il nostro calcolatore che trovi su www.altroconsumo.it/soldi/lavoro-pensione/calcola-risparmia/calcolarepensioni. Inoltre, questo calcolatore fa per te una stima di quella che sarà la tua pensione e il tuo ultimo stipendio: in questo modo, puoi avere un’idea di quanto dovrai integrare una volta in pensione. Fai, però, attenzione a una cosa. Il valore della tua pensione dipende dalla tua storia personale (contributi versati, evoluzione della carriera…) e il calcolatore non ha accesso a questi tuoi dati. È, però, un aiuto perché ti dà già un’idea indicativa per pianificare i tuoi investimenti.
LA SCELTA DIPENDE DA QUANTO TI MANCA ALLA PENSIONE
La nostra strategia sui fondi pensione si basa su un principio fondamentale: adattare i tuoi investimenti in base agli anni che ti mancano alla pensione. Tanto maggiore è il tempo che ti manca prima di andare in pensione, tanto maggiore può essere lo spazio dedicato alle azioni; al contrario, più è breve il tempo che ti separa dal ritiro dal lavoro, tanto maggiore deve essere la quota dedicata alle obbligazioni. Lo schema generale lo trovi riportato nella tabella qui sotto. Ti mancano, per esempio, 23 anni alla pensione? Il comparto giusto da scegliere è quello azionario.ANNI E COMPARTO DA SCEGLIERE | |||
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Anni alla pensione | Comparto da scegliere | Anni alla pensione | Comparto da scegliere |
Più di 20 | Azionario | Tra i 10 e i 5 | Bilanciato obbligazionario |
Tra i 20 e 15 | Bilanciato azionario | Tra i 5 e i 3 | Obbligazionario |
Tra i 15 e i 10 | Bilanciato | Meno di 3 | Monetario |
Il numero di anni che ti mancano alla pensione è un aspetto che non devi valutare solo quando aderisci per la prima volta al fondo pensione: devi tenerlo presente anche per fare manutenzione ai tuoi investimenti pensionistici durante il periodo di adesione al fondo da te scelto. Dovendo scegliere il comparto in base agli anni che ti separano dalla pensione, con il passare del tempo cambia anche il comparto adatto alle tue esigenze: se oggi ti mancano 23 anni alla pensione devi scegliere un comparto azionario, ma quando te ne mancheranno tra i 15 e i 20 quello adatto diventa il bilanciato azionario. Devi, quindi, cambiare comparto. Ma come farlo?
UN CAMBIO NELLA STRATEGIA
Fino ad oggi ti abbiamo detto che ogni volta in cui cambiava il comparto adatto alla tua situazione, dovevi lasciare quanto investito nel comparto a cui avevi aderito in passato e destinare nel nuovo solo e solamente i nuovi versamenti. Questa strategia ti porta col tempo a ridurre l’esposizione alle azioni, ma solo in parte, e quando ti mancano solo tre anni alla pensione ti ritrovi ad essere ancora sovraesposto alle azioni. Queste ultime peserebbero infatti almeno il 50% del tuo patrimonio investito, quando invece a così pochi anni dalla pensione dovrebbero essere i bond ad avere un peso preponderante. Perché allora ti abbiamo consigliato questa strategia lasciandoti più esposto alle azioni e quindi ad un maggior rischio? La risposta è molto semplice e dipendeva dal contesto di mercato: le Borse continuavano a salire, grazie alle generose politiche monetarie delle Banche centrali e sposare una strategia più esposta alle azioni ti ha consentito di realizzare rendimenti decisamente elevati, che hanno ripagato il maggior rischio assunto. Ora, però, la situazione è cambiata. Le Banche centrali stanno ritirando gli stimoli monetari, la Fed alza i tassi, la Bce lo farà e, nel momento in cui scriviamo, stiamo assistendo a un conflitto russo-ucraino. Il contesto, insomma, è cambiato ed è per questo che modifichiamo la nostra strategia: è giunto il momento di capitalizzare quanto hai guadagnato in questi anni di Borse che hanno corso molto e di passare a una strategia che riduce maggiormente l’esposizione azionaria. Dunque, la nuova strategia da oggi è quella di spostare non solo i nuovi versamenti nel nuovo comparto, ma di spostare anche tutto quanto accumulato nel comparto o nel fondo a cui avevi aderito fino a quel momento. Ritornando all’esempio precedente, ora ti mancano 23 anni alla pensione e aderisci al comparto azionario. Quando tra tre anni te ne mancheranno 20, dovrai spostare quanto accumulato fino a quel momento in un comparto bilanciato azionario e a quest’ultimo dedicherai anche i nuovi versamenti. E così continuerai fare fino alla pensione: quando ti mancheranno tra i 10 e i 15 anni alla pensione.
Quanto risparmiare?
Una volta scoperto quanti anni devi ancora lavorare e di quanto sarà inferiore la tua pensione rispetto al tuo ultimo stipendio, puoi usare un altro nostro calcolatore, che trovi qui www.altroconsumo.it/investi/calcolatori/vecchiaia-dignitosa#, con il quale puoi sapere già da ora quanto devi risparmiare per la tua vecchiaia.
UN EQUILIBRIO TRA RENDIMENTI, RISCHIO, COSTI E SEMPLICITÀ
Spostare tutto quanto da un comparto ad un altro, come da un azionario ad un bilanciato azionario, significa ridurre l’esposizione alle Borse. Ma non diciamo spesso e volentieri che nel lungo periodo i mercati salgono sempre? In realtà, una buona parte del tuo patrimonio, anzi la parte preponderante, punta ancora per molti anni sulle azioni: dai quindi comunque tempo ai tuoi soldi di sfruttare i maggiori rendimenti offerti dalle Borse nel lungo periodo, ma nel frattempo riduci un po’ il rischio. Inoltre, avrai una sola posizione aperta e questo è un vantaggio di questa strategia rispetto alla precedente che ti portava a dover gestire e mantenere più posizioni aperte. E non è solo un fatto di semplicità. Avere più posizioni in più fondi comporta anche dei costi: se il fondo aperto per esempio richiede l’apertura di un conto corrente, tu devi sostenere i costi di diversi conti e questo comporta una riduzione del rendimento netto dei tuoi investimenti. Inoltre, alcuni fondi chiusi non ti fanno tenere più posizioni aperte contemporaneamente, cosa che rendeva comunque infattibile la strategia passata.
LA NOSTRA METODOLOGIA
La nostra metodologia è stata rivista e il concetto di fondo è: valutare il rendimento realizzato dal fondo tenendo conto anche della sua rischiosità. Per testare la qualità della politica di gestione del fondo, abbiamo confrontato il suo rendimento, sempre sotto la lente della rischiosità, con tre parametri differenti: il mercato di riferimento (ad esempio se un fondo è azionario lo abbiamo confrontato con le Borse mondiali), la media dei fondi comuni d’investimento e infine la sua capacità di saper creare ricchezza nel tempo, cioè di guadagnare. Per i fondi chiusi e quelli ad adesione collettiva abbiamo poi inserito un ulteriore parametro di confronto: il Tfr, visto che se aderisci a queste due tipologie di fondi pensione devi farlo con il Tfr. Il confronto viene fatto calcolando un indice, l’Information Ratio, che è un indice che confronta il rendimento del fondo con quello realizzato da questi indici di riferimento, e il sovra (o sotto) rendimento così calcolato viene rapportato alla volatilità di questo sovra (sotto) – rendimento.
Per quanto riguarda i flessibili, non avendo un mercato di riferimento, il voto è solo indicativo (lo trovi infatti tra parentesi). È, comunque, un modo per avere un’indicazione su come va anche questa particolare tipologia di fondi. Se vuoi approfondire maggiormente la nostra metodologia di valutazione, la trovi, ampiamente dettagliata, su: www.altroconsumo.it/investi/fiscale-e-legale/metodologia.
E ADESSO GUARDA COME VA IL TUO FONDO PENSIONE
Ora sai come calcolare gli anni che ti mancano alla pensione, quanto risparmiare e come scegliere il fondo pensione giusto per te, c’è solo un’ultima cosa, che serve a far rendere il tuo investimento previdenziale ancora di più: scegliere non solo il fondo adatto al tuo orizzonte temporale, ma anche quello che è gestito meglio. Come fare? Ci abbiamo pensato noi, con la nostra metodologia di valutazione, che assegna un voto da 0 a 10, come a scuola, ai fondi pensione. In questo modo abbiamo messo a confronto tutti i fondi aperti e ti indichiamo quelli da scegliere in base agli anni che ti mancano alla pensione e valutato tutti i fondi pensione chiusi (e quelli aperti ad adesione collettiva) spiegandoti come gestirli al meglio e quanto del tuo risparmio dedicarvi.
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