Stai pensando alla tua pensione?

Prepararsi alla pensione
Prepararsi alla pensione
In Italia aumenta la consapevolezza della problematica previdenziale e si inizia anche a pensare a risparmiare per quando si smetterà di lavorare, ma ancora la percentuale di chi lo fa non è soddisfacente e, soprattutto, gli investimenti che vengono effettuati non sono spesso i più adeguati. Questo, in estrema sintesi, è il quadro che emerge dall’indagine “Prepararsi alla pensione” di Acmakers.
ACMAKERS
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Tra i rispondenti, il 72% ha risposto che la pensione che percepirà non sarà sufficiente per sbarcare il lunario, mentre solo un risicato 3% è convinto che sarà più che sufficiente. Le aspettative sull’ammontare del futuro assegno pensionistico non sono più rosee: il 26% dei lavoratori dipendenti pensa che non avrà alcuna pensione, percentuale che sale al 33% tra i lavoratori autonomi. Sempre tra i lavoratori, c’è un altro 19% tra i dipendenti e un altro 25% tra gli autonomi che pensa che il suo assegno pensionistico sarà meno della metà dell’ultimo stipendio.
QUALE È IL MOTIVO PRINCIPALE PER CUI NON STAI (ANCORA) FACENDO NULLA PER |
|
Considero sufficiente la mia futura pensione pubblica |
2% |
Non so come prepararmi per avere una situazione finanziaria migliore al momento della mia pensione |
17% |
Non ho abbastanza soldi da risparmiare per la mia pensione |
54% |
Ho altre spese a cui do la priorità |
17% |
Sono troppo giovane / è troppo presto per risparmiare per la mia pensione |
4% |
Al momento del pensionamento disporrò di denaro sufficiente oltre alla pensione pubblica (ad es. eredità) |
1% |
Non mi preoccupo di questo |
5% |
Base: lavoratori che non si stanno preparando alla pensione. |
Queste risposte dimostrano tutt’altro che pessimismo, ma realismo: la problematica previdenziale è reale in Italia e gli assegni pensionistici sono e saranno bassi, con l’età pensionabile che continuerà ad aumentare. La notizia positiva è quindi che un sempre maggior numero di persone ha preso coscienza di questo problema e inizia anche a fare qualcosa per porvi rimedio. Il 66% dei lavoratori ha infatti dichiarato che sta facendo qualcosa per avere una situazione migliore una volta in pensione. È una buona percentuale, ma non ottima: un lavoratore su tre non sta facendo nulla e, anche ammettendo che una parte di quel 33% non ha effettivamente bisogno di pensarci, si tratta di una quota importante a rischio povertà una volta in pensione. Avere una quota non indifferente in ristrettezze economiche, se non addirittura in povertà, non è un problema solo a livello di singolo individuo, ma anche a livello macroeconomico. Tanto maggiore è il numero di persone in difficoltà, tanto minori sono i consumi, voce fondamentale nel Pil. E considerando che, data la dinamica demografica italiana, la percentuale di persone in pensione rispetto a quelle in età lavorativa sarà sempre maggiore, il problema potrebbe diventare sempre più rilevante.
QUAL È LA TUA ASPETTATIVA PER QUANTO RIGUARDA L'IMPORTO DELLA TUA PENSIONE |
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Dipendente |
Autonomo |
|
Penso che non andrò mai in pensione |
26% |
33% |
Meno della metà |
19% |
25% |
Tra la metà e meno del 75% |
33% |
33% |
Tra il 75% e meno del 100% |
19% |
7% |
Uguale |
2% |
0% |
Maggiore |
1% |
2% |
Base: lavoratori. |
ERRORI E PREGIUDIZI
Tra le maggiori motivazioni per cui non si investe per la pensione c’è quella di non avere soldi. Questo è un fortissimo pregiudizio che hanno molte persone, ma che molto spesso è completamente infondato. Bastano infatti poche decine di euro al mese: la combinazione di tempo e scelta del prodotto giusto, i fondi pensione godono di specifici vantaggi come quelli fiscali e il contributo del datore di lavoro in caso di un fondo negoziale, rendono necessario solo un esborso, mensile, trimestrale…, molto limitato. In questo è dunque fondamentale anche iniziare il prima possibile a risparmiare, in termini di età, perché il tempo è un ottimo alleato negli investimenti: più tempo si ha a disposizione, minore è lo sforzo che si deve fare per risparmiare e permette anche di ampliare il ventaglio di investimenti da scegliere, aumentando così le possibilità di guadagno.
STAI FACENDO QUALCOSA PER AVERE UNA SITUAZIONE FINANZIARIA |
|
Sì |
66% |
No |
34% |
Base: lavoratori. |
Rimanendo sulle scelte non ottimali, ce n’è anche un’altra. Le persone evitano gli investimenti più rischiosi. Può sembrare una scelta di buon senso, si investe per la pensione e non si vuol perdere soldi, ma in realtà non è sempre la scelta più corretta. Evitare gli investimenti a più alto rischio è sicuramente una pratica corretta quando l’orizzonte temporale del proprio investimento è breve, ma quando è lungo, in realtà, la scelta migliore sono le azioni, cioè quegli investimenti a più alto rischio, perché col tempo tendono a salire sempre e garantiscono rendimenti superiori. Il fattore tempo aiuta di fatto a diminuire la rischiosità delle azioni, mantenendo però la capacità di creare rendimenti superiori.
QUALI PRODOTTI HAI SOTTOSCRITTO PER PREPARARTI FINANZIARIAMENTE |
|
Conto deposito |
28% |
Fondo pensione chiuso |
25% |
Fondo pensione aperto |
20% |
Assicurazione sulla vita (polizze vita) |
27% |
Pip (piano individuale pensionistico) |
14% |
Immobiliare (acquisto di immobili da affittare, lasciare in eredità o vendere) |
10% |
Prodotto pensionistico paneuropeo |
1% |
Obbligazioni |
9% |
Azioni |
8% |
Fondi di investimento ed ETF |
15% |
Base: lavoratori che si stanno preparando alla pensione. Possibile più di una risposta. |
Questa tendenza a scegliere sempre e comunque investimenti più sicuri, indipendentemente dall’orizzonte temporale, spiega anche perché i conti deposito sono, tra gli investimenti fatti per la pensione, il prodotto più utilizzato. In questo caso però, oltre all’errore che si fa trascurando le azioni, se ne fa anche un altro. Anche per scadenze più brevi, infatti, per le quali soluzioni meno rischiose come obbligazioni e conti deposito possono sembrare la scelta più adeguata, i fondi pensione sono una soluzione migliore, per esempio. Non scegliendo i prodotti di previdenza complementare non si sfruttano infatti a dovere i vantaggi dei fondi pensione, la tassazione agevolata, i contributi del datore di lavoro, che di fatto portano a generare rendimenti migliori di quelli dei conti deposito, delle obbligazioni… Tra l’altro i fondi pensione offrono comparti per tutte le gradazioni di rischio – dal maggiore, al minore, come i comparti a capitale garantito.
IN GENERALE, COME VALUTI IL LIVELLO DI RISCHIO DEI PRODOTTI IN CUI HAI |
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Rischio basso o nullo |
53% |
Rischio medio |
43% |
Ad alto rischio |
4% |
Base: lavoratori che si stanno preparando alla pensione. |
SERVE UNA MANO? CI SIAMO NOI!
C’è infine un punto importante. Il 17% di chi non si sta preparando alla pensione ha addotto come motivazione il non sapere come fare. Se a questa percentuale aggiungiamo le persone che non stanno scegliendo il prodotto più adeguato, emerge la necessità di aiutare i risparmiatori. A questo ci pensiamo noi: nel prossimo numero troverai lo speciale sui fondi pensione con le valutazioni dei fondi chiusi e di quelli aperti e la strategia da usare per ottenere il massimo dai tuoi investimenti per la pensione.
COME SONO STATI RACCOLTI I DATI?
La raccolta dati è avvenuta attraverso un questionario online tra il 25 e il 26 gennaio 2024. Il campione è rappresentato da un gruppo di consumatori iscritti ad ACmakers distribuito come la popolazione generale per genere, età, distribuzione geografica e titolo di studio. Sono state raccolte 860 risposte valide.
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