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Non sottovalutare il futuro

Bias, previdenza e fondi pensione

Bias, previdenza e fondi pensione

Data di pubblicazione 14 maggio 2025
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Bias, previdenza e fondi pensione

Bias, previdenza e fondi pensione

Chi ha dedicato parte del proprio risparmio in ottica pensionistica è ancora un numero ristretto in relazione al numero di lavoratori. Come mai? A bloccarci sono spesso due resistenze...

Sono diversi i motivi per cui non si pensa a risparmiare per la pensione. Spesso abbiamo mostrato come i motivi per cui non si dedica parte dei propri risparmi agli investimenti previdenziali risiedono nei bias comportamentali. La previdenza comportamentale, che altro non è che la finanza comportamentale applicata alla previdenza, è fonte di molti spunti di analisi e di riflessioni per quanto riguarda gli atteggiamenti degli investitori. Soprattutto è un utile strumento, addirittura un alleato, per cercare di comprendere e far capire agli investitori come mai non stanno investendo per la pensione, ma soprattutto è in grado di far capire le conseguenze che ne derivano da questa mancata attenzione alla previdenza. Effettivamente si può avere un blocco ad investire per la pensione: è qualcosa che è stato studiato, analizzato e addirittura codificato e dipende da diversi bias. Di alcuni ne abbiamo già parlato, di altri non ancora e dunque continuiamo nella rassegna.

Ci sono due bias, l’overconfidence e l’illusione del controllo che entrano in gioco molto spesso quando si parla di previdenza.

L'overconfidence bias rappresenta una delle distorsioni cognitive più diffuse e pericolose nel campo degli investimenti. Questo fenomeno si verifica quando gli investitori ripongono una fiducia eccessiva nelle proprie conoscenze, intuizioni e capacità decisionali, sopravvalutando la precisione delle proprie previsioni e sottovalutando i potenziali rischi1. In sostanza, l'overconfidence porta gli investitori a credere di essere più competenti di quanto siano realmente.

Illusione del controllo: gli investitori sono convinti di poter gestire e controllare gli effetti derivanti dalle fluttuazioni dei mercati finanziari, ignorando il ruolo del caso e degli eventi esterni1. Tale convinzione li porta a credere di avere il pieno controllo sui propri investimenti, basandosi su conoscenze e competenze che potrebbero essere inadeguate o sopravvalutate2.

La combinazione tra overconfidence e illusione di controllo genera una forte avversione a "perdere occasioni" di breve termine. La stessa paura di perdere occasione è un bias, è la cosiddetta FOMO, fear of missing out. Gli investitori sono spesso convinti di poter identificare opportunità uniche disponibili oggi sul mercato e temono di perderle se invece rivolgono la loro attenzione ad investimenti di lungo periodo. Ciò li spinge, però, a prendere decisioni affrettate e spesso inadeguate

Questa tendenza si scontra con la natura stessa degli investimenti previdenziali, che richiedono invece pazienza, disciplina e una visione di lungo periodo. La predisposizione a preferire il presente al futuro porta molti investitori a procrastinare la pianificazione previdenziale, con conseguenze potenzialmente gravi sulla loro sicurezza finanziaria post-lavorativa.

CONSEGUENZE SPECIFICHE SUGLI INVESTIMENTI PREVIDENZIALI

Gli effetti combinati dell'overconfidence e dell'illusione di controllo sugli investimenti previdenziali sono molteplici e particolarmente dannosi.

La preferenza per il breve termine, alimentata dall'illusione di poter controllare e prevedere i mercati, porta molti investitori a rimandare l'inizio della pianificazione previdenziale. Questo ritardo riduce significativamente il periodo di accumulo e, di conseguenza, il capitale finale disponibile al momento del pensionamento.

Gli investitori soggetti a questi bias tendono a sottovalutare l'importanza cruciale dell'orizzonte temporale negli investimenti previdenziali. Il lungo periodo consente di:

  1. Beneficiare pienamente dell'interesse composto
  2. Attenuare l'impatto delle fluttuazioni di mercato
  3. Ridurre l'incidenza dei costi sul rendimento finale

La preferenza per strategie attive a breve termine compromette questi vantaggi, riducendo l'efficacia complessiva della pianificazione previdenziale.

STRATEGIE PER CONTRASTARE I BIAS COGNITIVI NEGLI INVESTIMENTI PREVIDENZIALI

Riconoscere e contrastare i bias cognitivi è fondamentale per migliorare la qualità delle decisioni di investimento previdenziale. Diverse strategie possono essere adottate.

Una maggiore consapevolezza dei temi economico-finanziari permette agli individui di compiere scelte più consapevoli ed evitare di cadere nelle trappole cognitive5. L'educazione finanziaria dovrebbe includere:

  1. La comprensione dei principi fondamentali di diversificazione
  2. L'importanza del lungo periodo negli investimenti previdenziali
  3. Il riconoscimento dei propri bias cognitivi ed emotivi

Adottare un approccio disciplinato agli investimenti previdenziali aiuta a ridurre l'influenza dei bias cognitivi:

  1. Definire obiettivi chiari e realistici
  2. Costruire un piano d'investimento diversificato
  3. Mantenere la coerenza nel lungo periodo, evitando reazioni emotive alle fluttuazioni di mercato