Sono diversi i motivi per cui non si pensa a risparmiare per la pensione. Spesso abbiamo mostrato come i motivi per cui non si dedica parte dei propri risparmi agli investimenti previdenziali risiedono nei bias comportamentali. La previdenza comportamentale, che altro non è che la finanza comportamentale applicata alla previdenza, è fonte di molti spunti di analisi e di riflessioni per quanto riguarda gli atteggiamenti degli investitori. Soprattutto è un utile strumento, addirittura un alleato, per cercare di comprendere e far capire agli investitori come mai non stanno investendo per la pensione, ma soprattutto è in grado di far capire le conseguenze che ne derivano da questa mancata attenzione alla previdenza. Effettivamente si può avere un blocco ad investire per la pensione: è qualcosa che è stato studiato, analizzato e addirittura codificato e dipende da diversi bias. Di alcuni ne abbiamo già parlato, di altri non ancora e dunque continuiamo nella rassegna.
Ci sono due bias, l’overconfidence e l’illusione del controllo che entrano in gioco molto spesso quando si parla di previdenza.
L'overconfidence bias rappresenta una delle distorsioni cognitive più diffuse e pericolose nel campo degli investimenti. Questo fenomeno si verifica quando gli investitori ripongono una fiducia eccessiva nelle proprie conoscenze, intuizioni e capacità decisionali, sopravvalutando la precisione delle proprie previsioni e sottovalutando i potenziali rischi1. In sostanza, l'overconfidence porta gli investitori a credere di essere più competenti di quanto siano realmente.
Illusione del controllo: gli investitori sono convinti di poter gestire e controllare gli effetti derivanti dalle fluttuazioni dei mercati finanziari, ignorando il ruolo del caso e degli eventi esterni1. Tale convinzione li porta a credere di avere il pieno controllo sui propri investimenti, basandosi su conoscenze e competenze che potrebbero essere inadeguate o sopravvalutate2.
La combinazione tra overconfidence e illusione di controllo genera una forte avversione a "perdere occasioni" di breve termine. La stessa paura di perdere occasione è un bias, è la cosiddetta FOMO, fear of missing out. Gli investitori sono spesso convinti di poter identificare opportunità uniche disponibili oggi sul mercato e temono di perderle se invece rivolgono la loro attenzione ad investimenti di lungo periodo. Ciò li spinge, però, a prendere decisioni affrettate e spesso inadeguate
Questa tendenza si scontra con la natura stessa degli investimenti previdenziali, che richiedono invece pazienza, disciplina e una visione di lungo periodo. La predisposizione a preferire il presente al futuro porta molti investitori a procrastinare la pianificazione previdenziale, con conseguenze potenzialmente gravi sulla loro sicurezza finanziaria post-lavorativa.
CONSEGUENZE SPECIFICHE SUGLI INVESTIMENTI PREVIDENZIALI
Gli effetti combinati dell'overconfidence e dell'illusione di controllo sugli investimenti previdenziali sono molteplici e particolarmente dannosi.
La preferenza per il breve termine, alimentata dall'illusione di poter controllare e prevedere i mercati, porta molti investitori a rimandare l'inizio della pianificazione previdenziale. Questo ritardo riduce significativamente il periodo di accumulo e, di conseguenza, il capitale finale disponibile al momento del pensionamento.
Gli investitori soggetti a questi bias tendono a sottovalutare l'importanza cruciale dell'orizzonte temporale negli investimenti previdenziali. Il lungo periodo consente di:
- Beneficiare pienamente dell'interesse composto
- Attenuare l'impatto delle fluttuazioni di mercato
- Ridurre l'incidenza dei costi sul rendimento finale
La preferenza per strategie attive a breve termine compromette questi vantaggi, riducendo l'efficacia complessiva della pianificazione previdenziale.
STRATEGIE PER CONTRASTARE I BIAS COGNITIVI NEGLI INVESTIMENTI PREVIDENZIALI
Riconoscere e contrastare i bias cognitivi è fondamentale per migliorare la qualità delle decisioni di investimento previdenziale. Diverse strategie possono essere adottate.
Una maggiore consapevolezza dei temi economico-finanziari permette agli individui di compiere scelte più consapevoli ed evitare di cadere nelle trappole cognitive5. L'educazione finanziaria dovrebbe includere:
- La comprensione dei principi fondamentali di diversificazione
- L'importanza del lungo periodo negli investimenti previdenziali
- Il riconoscimento dei propri bias cognitivi ed emotivi
Adottare un approccio disciplinato agli investimenti previdenziali aiuta a ridurre l'influenza dei bias cognitivi:
- Definire obiettivi chiari e realistici
- Costruire un piano d'investimento diversificato
- Mantenere la coerenza nel lungo periodo, evitando reazioni emotive alle fluttuazioni di mercato