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Cresce la voglia di investire ma ancora troppi dubbi secondo l'indice di Altroconsumo Finanza
03 ott 2013L’umore dei risparmiatori italiani è migliorato rispetto allo scorso giugno ma l’incertezza domina ancora. È quanto ha fotografato per lo scorso trimestre l’indice Altroconsumo Finanza che misura le attese dei risparmiatori con variazione tra zero (pessimismo più nero) e 200 (euforia assoluta).
In settembre l’indice ha risalito la china e si è portato a quota 100 punti dagli 82,5 di giugno. Allora era stato uno dei risultati peggiori di sempre, su livelli simili a quelli toccati ai tempi della crisi subprime e poco superiori a quelli dell’autunno di due anni fa quando i prezzi dei BTp crollarono e il governo fu costretto a dimettersi.
L’estate tranquilla per i mercati ha spinto i risparmiatori italiani verso migliori valutazioni del proprio futuro ma non è bastata a sciogliere il nodo delle loro incertezze.
Ora siamo tornati ai livelli di giugno 2011, prima della crisi dei BTp, ma gli intervistati sono divisi. Se il 36,3% è ottimista e il 2,3% molto ottimista (dati in ascesa da giugno), resiste pur sempre uno zoccolo duro di incerti (il 26,7%) e un nutrito numero di pessimisti (28,4%) e molto pessimisti (6,3%).
Migliora, ma poco, la voglia di investire. Gli italiani restano scettici sull’acquisto di immobili (l’indice da 100,7 passa solo a 101,2), però la volontà di investire è salita da 104,7 a 108 con una preferenza per i bond (indice 104) rispetto alle azioni (indice 102). Attenzione: il dato sulle obbligazioni era più alto tre mesi fa, mentre quello sulle azioni era più basso. C’è quindi, una timidissima tendenza a riconsiderare i titoli più rischiosi come le azioni.
L’indagine sull’indice è condotta ogni tre mesi su trecento utenti di Altroconsumo Finanza a cui sono poste cinque domande: una sulla situazione finanziaria della famiglia da qui a un anno, quattro sulle intenzioni di investire.
EVOLUZIONE DELL’INDICE DI ALTROCONSUMO FINANZA