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Banche e credito

Inchiesta sui finanziamenti in 155 banche di 10 città. Pochi mutui, molte scorrettezze

09 set 2013

 Denuncia ad Antitrust, Bankitalia e Ivass

Un’agenzia bancaria su quattro non offre un mutuo al consumatore pur con reddito cospicuo (4000 euro mensili) e contratto a tempo indeterminato. L’80% degli istituti impone di aprire un conto corrente presso la propria filiale, subordinando la concessione del mutuo a questa pratica; il 24% delle agenzie costringe a sottoscrivere una polizza vita da loro venduta, il 17% applica il vizietto alla polizza incendio, contravvenendo in questi casi al Codice del Consumo che definisce pratiche commerciali scorrette tali richieste, da segnalare immediatamente all’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

 

Sono alcuni dei risultati sconfortanti dell’inchiesta sui mutui che Altroconsumo ha condotto in 155 agenzie bancarie di 10 città (Bari, Bologna, Brescia, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino, Verona).

I risultati dell’indagine sono disponibili sul sito dell’organizzazione www.altroconsumo.it.

 

Il settore è ingessato: da una parte i costi dei mutui rilevati durante l’inchiesta sono alle stelle – da un minimo di 2,50% di Veneto Banca (Verona) a un massimo del 6% di Creval (Milano)  - dati (giugno 2013) che se sommati ai tassi di mercato fanno schizzare a livelli insostenibili il tasso finale; dall’altra il rifiuto in ogni caso di concedere il mutuo, dettato dalla sede centrale di alcune filiali, come dichiarato informalmente e con totale candore dagli addetti allo sportello, anche in condizioni esemplari. Nell’inchiesta di Altroconsumo è successo nel 26% dei casi.

 

La fotografia che emerge dall’indagine è agghiacciante: le banche arrivano a sottrarsi al proprio ruolo di motore economico attraverso la concessione di finanziamenti ai risparmiatori pur di non esporsi ad alcun rischio. Riassumendo: gli istituti non rischiano nulla, tengono gli spread alti, nonostante il cliente sia affidabile valutano la concessione del mutuo solo se si sottoscrive il conto corrente, la polizza vita o incendio vendute da loro.

Per i lavoratori precari ci sono poche speranze di ottenere il finanziamento; il Fondo statale che garantisce i mutui agli under 35 non è decollato: da due anni a oggi sono stati concessi solo 96 finanziamenti, utilizzando l’1,06% del monte di 50 milioni di euro messo a disposizione.

 

Il quadro è talmente chiaro, le tinte sono così fosche, che Altroconsumo ha denunciato i risultati dell’inchiesta ad Antitrust, Bankitalia e Ivass (Istituto di vigilanza delle assicurazioni).