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Chi pagherà le multe prese dalla Google Car? Potenzialità e rischi della rete
24 mag 2015Nel corso della seconda giornata del Festival di Altroconsumo a Ferrara, ieri pomeriggio si è svolto il dibattito "Il consumatore al centro della Rete: opportunità, diritti e doveri in Internet". Moderatore dell’incontro il giornalista Alessandro Viola, SkyTG24; a confrontarsi sul palco: Marco Pierani, Responsabile delle Relazioni Esterne per Altroconsumo; Adam Cohen, Head of Economic Policy di Google EMEA; Guido Scorza, Blogger e avvocato esperto di diritto delle nuove tecnologie; Stefano Quintarelli, Presidente del Comitato di indirizzo dell’Agid; Stefano da Empoli, Presidente I-com e Giuseppe Busia, Segretario generale del Garante per la Privacy.
Filo conduttore del dibattito, ed esempio preso dai relatori per illustrare tutte le potenzialità dell’evoluzione tecnologica, è stata la Google Car: un’autovettura attualmente in fase sperimentale che ha la capacità di guidarsi da sola. Per capire come il futuro stia ponendo ai consumatori, alle imprese e anche ai governi nuove sfide, Stefano Quintarelli ha posto questo dubbio: "In una macchina che si guida da sola, come la Google Car, a chi vanno imputate le responsabilità in caso di incidente? Al guidatore? Che di fatto non guidava. Alla casa produttrice? Al programmatore che ha scritto il software?".
Questo è solo uno degli esempi emersi dal dibattito e che dimostrano come la nuova generazione dei consumatori, ritrovatasi qui a Ferrara per il Festival di Altroconsumo, è davanti a nuove sfide, nuovi paradigmi – anche legislativi – che non possono che essere affrontati come una collettività, una massa critica che possa cambiare le cose.
Sinteticamente Marco Pierani, di Altroconumo, ha ribadito questo concetto: "Dire – Poco, Fare – Molto, Cambiare – Tutto. Altroconsumo ha una grossa responsabilità, grazie alla rete abbiamo fatto molte iniziative, come ad esempio i nostri gruppi d’acquisto, ma abbiamo anche il compito indispensabile di difendere i diritti dei consumatori online. In questo mercato dove tutti siamo sia consumatori che merce, attraverso i nostri dati, Altroconsumo si pone l’obiettivo di generare il massimo beneficio ai consumatori; siamo pronti e disposti a collaborare con istituzioni e aziende che vorranno confrontarsi con noi ma siamo anche pronti al conflitto con chi non è aperto al dialogo".
Adam Cohen, Google, ha illustrato la visione e le sfide che la rete pone a tutti noi: "Le potenzialità inesplorate delle nuove tecnologie sono molteplici e ci mettono di fronte a novità che andranno regolamentate. Pensate semplicemente al Diritto all’Oblio, prima della nostra vita online questo era un concetto che non esisteva. Per Google è importante collaborare con Istituzioni e associazioni di consumatori per affrontare e risolvere questi nuovi temi. È vero, internet pone nuovi problemi e nuovi rischi, ma soprattutto, non dimentichiamocelo, nuove opportunità. Deve esserci un empowerment dei consumatori, che devono essere sempre più consapevoli del loro potere: il potere di scelta".
"Dal punto di vista giuridico è un mondo completamente nuovo – commenta Guido Scorza – Il nostro diritto civilistico si basa sul concetto di responsabilità, ma, per tornare all’esempio della Google Car, in caso di multa d’eccesso di velocità, chi deve pagare? È indispensabile identificare, con il contributo di tutte le parti in causa, pochissimi principi di alto livello a cui tutti devono sottostare".
Giuseppe Busia, Garante Privacy, ha illustrato i rischi alla nostra privacy: "Senza rendercene conto, quando siamo online, cediamo informazioni preziose. Pensiamo a quando siamo su un social media, non riveliamo solo con il nome e il cognome ma, attraverso i nostri like, veniamo profilati. Riveliamo i nostri gusti su tutte le materie, da quelli politici a quelli sessuali, le preferenze in fatto di cibo o i nostri gusti nel vestire. Le principali sfide, dal nostro punto di vista, sono quelle di adattare le regole scritte prima di internet alla vita online e accrescere la consapevolezza: i nostri dati personali sono un bene preziosissimo, sia per noi sia per i venditori".
Stefano da Empoli, I-com ha riassunto una recente ricerca che dimostra come i consumatori già siano in parte più consapevoli del loro potere online: "Attualmente il 25% degli utenti dei social media si interfacciano con i produttori per esporre problemi o dubbi sui prodotti, un aumento, rispetto a 12 mesi fa, del 9%. Altro dato interessante è che il 60% dei consumatori online effetua acquisti dopo aver confrontato i prezzi di beni o servizi sui siti di comparazione. Questo dimostra come sono aumentate le aspettative dei consumatori sulle risposte che le aziende devono fornire ai loro dubbi".
Nel pomeriggio di oggi, alle 16:30, in Piazza del Comune a Ferrara l’ultimo dibattito del Festival di Altroconsumo: "L’Età della Sharing Economy".