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Concorrenza

Altroconsumo rinuncia all’utilizzo di fondi pubblici derivanti dalle multe Antitrust

17 feb 2015

Ora il Governo presenti un programma concreto di politica di servizi con il consumatore al centro dell’agire.

 

Il Governo proponga un programma concreto per realizzare un mercato dove il consumatore sia al centro. Monitoraggio servizi, progetti utili, analisi carenze strutturali. 

Fino ad allora Altroconsumo non parteciperà a nessun tavolo di negoziazione sull'assegnazione dei nuovi fondi derivanti dalle multe per ostacoli alla concorrenza che sono comminate dall'Antitrust ad aziende inadempienti.


Il senso della lettera di Altroconsumo inviata oggi al presidente del Consiglio Matteo Renzi, al viceministro dell’Economia e delle Finanze Vincenzo Morando e a Federica Guidi, ministro dello Sviluppo economico è: portare il consumatore al centro dell’Agenda di Governo.

Attraverso quattro assi d’attività:


far funzionare efficacemente gli uffici pubblici che si devono occupare dell’applicazione delle norme a tutela del consumatore;


produrre veri bandi di gara che premino la qualità dei progetti più che il numero delle associazioni che compongono una cordata cui si è forzatamente obbligati per essere assegnatari degli stessi;


gestire con veri e propri contratti di servizio attività come il monitoraggio dei servizi di pubblica utilità (trasporti, energia, gas, acqua);


effettuare con urgenza una ricognizione da parte del Governo stesso sulle lacune esistenti e i deficit di tutela dei settori nei quali è necessario operare.

 

 

I consumatori devono tornare a essere al centro dell’agenda di un Governo che si proponga non solo di ascoltare i cittadini e rendere loro conto dell’impatto delle proprie decisioni ma che punti con coraggio a creare le condizioni per un mercato più efficiente, nel quale la domanda sia più attiva e trasferire valore al consumatore finale diventi vantaggio competitivo per le imprese.

 

Per queste ragioni Altroconsumo auspica che il Governo voglia uscire al più presto da una logica miope ed impropria di spartizione di fondi volta a sostenere e mantenere le strutture delle associazioni dei consumatori riconosciute.

Sarebbe più lungimirante destinare le poche risorse pubbliche disponibili a politiche che scaturiscano in benefici concreti, e tangibili per i consumatori.

 

In questa prospettiva Altroconsumo può essere un partner leale. Nell’attesa, rinuncia all'utilizzo di fondi antitrust fino a che non ci sarà una rivisitazione complessiva della politica dei consumatori che ricollochi il soddisfacimento dei bisogni-chiave del consumatore tra le priorità di questo Paese.