Questo sito usa i cookies solo per facilitarne il suo utilizzo aiutandoci a capire un po' meglio come lo utilizzi, migliorando di conseguenza la qualità della navigazione tua e degli altri. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Ok

Trasporti sicurezza stradale

Tribunale Milano su UberPop. Richiesta al Governo di uno sharing economy act

10 giu 2015

I commenti di Altroconsumo alla decisione sulla sospensiva dell'ordinanza.

“Il mercato sta cambiando, è necessario dare risposte alle nuove domande dei consumatori e degli utenti. Costruire insieme è faticoso ma è la sfida per tutti, non coglierla è miope e condanna il nostro Paese alla regressione.”

È il commento di Marco Pierani, responsabile relazioni esterne dell’organizzazione Altroconsumo alla decisione del giudice del tribunale di Milano che oggi ha rigettato la richiesta di sospensiva di Uber dell’ordinanza che impone la  cessazione del servizio UberPop via app, sino all’udienza di discussione del reclamo sul merito, che si terrà il 2 luglio prossimo.

 

“Altroconsumo segue e sostiene i soggetti che vogliono sperimentare nuovi modelli di business collaborativi grazie alla potenza di Internet, non solo perché lo chiedono gli oltre 370mila soci dell’Organizzazione: opporsi allo sviluppo è perdente per tutti.

La battaglia giudiziaria nel caso Uber è ancora apertissima ma la palla dello sviluppo e della crescita deve passare al Governo, non può essere lasciata in mano agli iter giudiziari, ai tribunali; vogliamo uno sharing economy act che guardi al futuro e dia risposte alla nuova domanda dell’utenza in tutti i settori coinvolti dal cambiamento delle regole del mercato.

 

Nel frattempo gli operatori della sharing economy, come Uber, che formuleranno codici di autodisciplina attraverso i quali applicare standard di sicurezza, efficienza e adeguata tutela dei consumatori ai nuovi modelli di business, troveranno in Altroconsumo un partner solido e responsabile. I diritti dei consumatori non diventino strumento protezionistico a tutela dei fornitori di servizio cristallizzati e poco inclini al cambiamento” ha concluso Pierani.

#direfarecambiare.