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Detersivi ecologici, lo sono davvero?

23 aprile 2018

23 aprile 2018

I prodotti per i pavimenti che si presentano come green sono tanti, ma pochi sono autentici. Per inquinare meno la cosa più importante è usarli bene.

Gli ingredienti dei detersivi non sono tutti uguali: alcuni sono più dannosi per l’ambiente perché sono poco biodegradabili, si accumulano nell'ambiente o hanno effetti tossici nelle acque. Spesso le pubblicità sono solo uno specchietto per le allodole. Sapone di marsiglia, aceto, bicarbonato, lavanda, se davvero presenti (perché spesso invece si tratta solo di profumo sintetico e di colore), ci sono in minime quantità. E poi, c'è la questione degli ingredienti "naturali": in realtà sono di origine naturale, ma poi trattati chimicamente.

Un'alternativa efficace alla "chimica" è fare le pulizie con ingredienti naturali alternativi, come aceto e bicarbonato. Sono efficaci per la pulizia periodica, però non possono nulla contro sporco incrostato e ostinato. Il grande vantaggio è che sono ecologici e del tutto sicuri. Sono meno comodi da usare, bisogna prepararseli da soli e serve un po' di impegno per pulire. I detersivi ecologici stanno nel mezzo: sono efficaci sullo sporco (anche se meno di quelli convenzionali) perché sfruttano comunque l'efficacia dei tensioattivi. Sono facili da usare, ma possono comportare rischi per la salute a seconda degli ingredienti, per esempio possono essere irritanti se molto concentrati. Soprattutto, non sono davvero tutti ecologici, molto dipende dai componenti.

Vero ecologico? Il nostro test

Solo 3 detersivi per pavimenti su 12, tra quelli che abbiamo analizzato, non contengono sostanze dannose per ambiente. Li abbiamo classificati in tre famiglie: detersivi davvero verdi, con tensioattivi di origine naturale e facilmente biodegradabili (i più cari); detersivi verdi a metà, che contengono tensioattivi di origine naturale come i precedenti, ma anche tensioattivi di origine petrolchimica; infine i detersivi verdi solo nell'aspetto, con alcuni tensioattivi di origine naturale, ma anche diversi ingredienti con impatto ambientale negativo.

Insomma, vale la pena comprare un detersivo ecologico? In linea di principio sì, ma solo se si è certi che si tratti di un prodotto autentico e non di un finto eco. In tal caso è meglio optare per altre alternative. I prodotti davvero verdi in media costano di più, 4,8 euro al litro, ovvero il doppio dei prodotti parzialmente green e di quelli tradizionali (che costano in media 2,4 euro al litro). In verità, per sapere davvero quanto si spende bisogna calcolare i prezzi medi per dose, da cui emerge che la differenza è minima (i detersivi green costano solo 0,02 centesimi in più a dose). In pratica, all'anno si spendono 9 euro. Quindi, comprando un detersivo ecologico si ha l’impressione di spendere di più al momento dell’acquisto, ma questa spesa, in realtà, è ammortizzata, a patto di rispettare le istruzioni d'uso. In alternativa, i detersivi "quasi verdi" sono un buon compromesso costo/impatto ambientale.

Conta più il come del cosa

In ogni casa si trovano mediamente da dieci a venti prodotti per la pulizia. Sono troppi, ne basterebbero molto meno. I detersivi che contengono più sostanze chimiche ci aiutano a rendere più semplice la vita di tutti i giorni, ma non dobbiamo dimenticare che un prodotto aggressivo sullo sporco può esserlo anche con l’ambiente e con noi. Infatti contengono sostanze chimiche dannose per la natura, irritano pelle e occhi, oltre a essere una delle principali cause di intossicazione domestica dei bambini. L’impatto ambientale è dato da tre aspetti: imballaggio, ingredienti e uso. Ma l’impatto ambientale principale (fino al 90% a seconda dei prodotti) dipende dall’uso che ne facciamo.

I consigli per usarli al meglio

Ecco alcuni consigli su come usare i detersivi per la casa nel modo corretto:

  • preferisci prodotti concentrati;
  • se disponibili, acquista sempre prodotti con ricariche;
  • no al fai da te: usa la dose indicata e diluisci secondo le istruzioni del produttore.
  • non utilizzare abitualmente prodotti igienizzanti e disinfettanti;
  • per le pulizie più semplici prova le alternative naturali come il bicarbonato, l'aceto, l'acido citrico. Bastano semplici ricette casalinghe per usarli al meglio.

Occhio all’etichetta

Ecco un esempio di etichetta di detersivo per pavimenti:

  • TENSIOATTIVI: Sono divisi per tipo (ionici, non ionici...). Se la percentuale è inferiore al 5% si tratta di un prodotto normale, tra il 5 e il 15% è concentrato.
  • PROFUMI: Le profumazioni (limonene, linalool, citronellol…) non migliorano le prestazioni del detersivo, sono additivi usati solo per offrire fragranze piacevoli al bucato.
  • ALTRI INGREDIENTI: la dicitura “Altri ingredienti” è particolarmente sconsigliata: EDTA, TEA e MEA: dannosi per l’ambiente, possono rilasciare nell'ambiente i metalli pesanti e rendere i prodotti più tossici per gli organismi acquatici.
  • CONSERVANTI: eliminano i batteri, ma sono dannosi per l’ambiente. Sono di frequente causa di allergia. I composti che terminano in -tiazolinone sono poco biodegradabili e a elevato rischio di allergie.


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