Fondo di garanzia: meglio il nuovo?
Data di pubblicazione 28 marzo 2011
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Dal nostro sondaggio emerge una buona accoglienza delle nuove regole sulla garanzia dei depositi. Attenzione, però: pur abbreviati rispetto a prima, i tempi di recupero rimangono lunghi.
· In molti, e ve ne ringraziamo, avete risposto al nostro sondaggio sulle nuove regole del fondo di garanzia dei depositi, di cui vi abbiamo parlato sul nostro sito (http://www.altroconsumo.it/finanza/garanzia-dei-depositi-cambiano-le-regole-s5064354.htm) e che trovate riassunte nel riquadro (taglio della garanzia a 100.000 euro ma tempi più brevi).
TUTTO SOMMATO, MEGLIO ORA
Questo, in sintesi, il risultato del nostro sondaggio sulle norme di garanzia.
· Dei tre cambiamenti introdotti, il primo (l’importo) comporta una minore tutela per i correntisti italiani, mentre il secondo (la “corresponsabilità”) non li tocca. L’unico miglioramento riguarda quindi i tempi di rimborso.
· Ciò nonostante, il vostro giudizio sulle nuove norme è tutto sommato positivo (vedi grafico): è vero che una quota significativa di voi ha messo l’accento sulla riduzione dell’importo, chiedendo un aumento della garanzia o almeno il mantenimento del livello precedente, ma giudicando le norme nel loro complesso la preferenza per il nuovo sistema è netta. Il 29% di voi ha infatti risposto È meglio ora, mentre solo l’1% pensa che Era meglio prima.
· Una conferma del fatto che la “velocità” con cui potete riavere i vostri soldi non è affatto un aspetto secondario. Su questo fronte, anche noi giudichiamo positivamente la nuova normativa; fate però attenzione al fatto che, nonostante i progressi, i tempi di recupero restano lunghi.
· Il limite massimo di 20 giorni, prorogabili per altri 10, parte infatti dal momento in cui diventa effettivo il provvedimento di liquidazione coatta amministrativa (in sostanza la “dichiarazione di fallimento” della banca). Provvedimento che deve essere disposto dal Ministero del tesoro, su proposta di Banca d’Italia, e che magari può essere preceduto da un periodo di amministrazione straordinaria (con conseguente congelamento dei conti) nel tentativo di “salvare” la banca. Anche con le nuove norme, quindi, il rischio di veder bloccati i propri capitali non è stato scongiurato, ma si è solo un po’ ridimensionato.
GARANZIA DEI DEPOSITI: COSA CAMBIA
· L’importo assicurato viene portato da 103.291,38 euro (i “vecchi” 200 milioni di lire) a 100.000 euro per depositante, per uniformare la garanzia in tutta l’Unione europea.
· La garanzia non può più essere limitata a una percentuale dei depositi. Il che non tocca i correntisti italiani: nel nostro Paese questi limiti già non esistevano.
· Fino ad oggi, il fondo italiano risarciva i primi 20.000 euro entro 3 mesi (prorogabili fino a 9) dal provvedimento di liquidazione coatta, e la parte rimanente con tempi più lunghi. Ora, l’intera cifra deve essere rimborsata entro 20 giorni dal provvedimento, prorogabili al massimo di altri 10 giorni da parte di Banca d’Italia.