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Banca Etica: il nostro giudizio

Data di pubblicazione  26 luglio 2012
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Non ne posso più degli scandali dei banchieri, sto pensando di aprire un conto corrente presso Banca Etica. Ne ho sentito parlare bene: che ne pensate?
Tra i conti più costosi d’Italia…
· Cominciamo coi costi: il giudizio è negativo. Banca Etica è una banca a tutti gli effetti: i suoi prodotti, compresi i conti correnti, sono confrontabili con quelli di banche “tradizionali”. E rispetto agli altri conti correnti italiani, quelli di Banca Etica sono tra i più costosi in assoluto.
· Consideriamo, per esempio, un risparmiatore che non chiede molto al suo conto corrente: lo usa per ricevere lo stipendio, per pagare le bollette, per fare bonifici (4 in un anno) e per avere una tessera bancomat con cui prelevare denaro dagli sportelli automatici. Lascia sul conto in media 3.000 euro e opera tramite internet.
· Ebbene, il conto di Banca Etica più conveniente per questo risparmiatore è Conto in rete che ha un costo di 41 euro l’anno. Il conto si piazza all’80° posto della classifica di convenienza redatta su circa 300 conti correnti italiani. Occhio, però, che il conto è riservato ai soci di Banca Etica. Per diventare soci di Banca Etica dovete comprare azioni della banca: ciascuna costa 55,5 euro. E se non si vuole diventare soci? Il conto migliore è Conto sostenibile che ha un costo di 146,8 euro l’anno: 126 euro di canone, 15 euro di spese per conteggio competenze – sì ha capito bene, Banca Etica prevede ancora questi costi – 5,8 euro per l’invio dei bonifici. Il conto è il 220° della classifica: pensi che col primo, Barclays 3% più, non solo non spende nulla, ma grazie al tasso d’interesse del 3% annuo lordo incassa in un anno 36 euro!
 
… e con importanti limiti
·Banca Etica, poi, non consente di avere un libretto assegni. Inoltre, per tutti i conti l’operatività in titoli è molto limitata: oltre alle obbligazioni, ai fondi e ai certificati di deposito emessi da Banca Etica, si può investire solo in titoli di Stato italiani e in titoli emessi in euro da alcuni Stati esteri europei o enti soprannazionali come la Bei. Questi acquisti vanno fatti allo sportello o tramite promotore. Per motivi “etici” le azioni – tranne le loro! – sono escluse.
· Le commissioni per la negoziazione titoli sono in linea con quelle di altre banche. Per esempio, consideriamo lo stesso risparmiatore dell’esempio precedente, ma che non usa internet e che effettua anche due compravendite di titoli di Stato da 5.000 euro in un anno. Il conto migliore di Banca Etica è Conto action: per i soci costa 158,2 euro all’anno, per i non soci 203,6 euro. Rispettivamente circa 2 e 3 volte il costo del conto corrente più conveniente che è sempre Barclays 3% più (costo annuo di 71,82 euro).
 
Banca Etica non concede pasti gratis…
· Va bene, costa di più: ma come la mettiamo coi finanziamenti? Concede prestiti a condizioni migliori di altre banche? Guardando i bilanci del 2011, la risposta è no. Il margine sui finanziamenti concessi (rapporto tra interessi incassati sui crediti concessi alla clientela e totale dei crediti concessi) è del 3,3%: si tratta di un valore solo di poco inferiore a quello delle principali banche italiane (3,7% per Intesa Sanpaolo, 4% per Unicredit; vedi tabella Banca Etica contro le altre banche).
· Inoltre, se a questo margine sottraiamo quanto la banca riconosce ai clienti (interessi pagati su debiti alla clientela su totale dei debiti verso alla clientela) otteniamo che il margine netto è del 3,07%: addirittura lievemente superiore a quello delle altre banche (vedi riga “differenza rapporti precedenti” nella tabella Banca Etica contro le altre banche).
 
… neppure ai bisognosi? Giudizio sospeso
· Va bene, i conti sono cari, i prestiti non sono a buon mercato, ma almeno i soldi li dà davvero a chi ha bisogno, finanziando realtà che le altre banche non sostengono? Difficile dirlo scorrendo la lista fornita delle entità finanziate: si notano sì piccole aziende, parrocchie, associazioni di volontariato, ma per dare una risposta precisa bisognerebbe verificare sul campo l’eticità dei soggetti finanziati e quella dei loro progetti. Questo né noi, né altri analisti esterni alla banca possono farlo.
· L’unica cosa che possiamo fare è notare che il tasso di crediti deteriorati (quelli concessi a persone che non sono in grado di ripagarli) in relazione al totale dei crediti è del 3,2%, inferiore, per esempio, al 6% di Intesa Sanpaolo. Questo vuol dire due cose: o che il processo di selezione dei soggetti finanziati è molto attento e che, quindi, la banca non concede finanziamenti così semplicemente o che in realtà le attività etiche sono affidabili e rendono moltissimo.
 
L’etica di investire il denaro al meglio
· Ultime due cose da sapere. La prima: Banca Etica non distribuisce dividendi ai soci e il 10% dei suoi utili è destinato in beneficienza. Nel 2011 tale 10% è, però, andato alla Fondazione di Banca Etica: in pratica è uscito dalla porta e rientrato dalla finestra. La seconda: diventare soci di Banca Etica è più costoso del diventare soci di altre banche (vedi rapporto prezzo/valore contabile nella tabella Banca Etica contro le altre banche) che, però, di solito danno dividendi che può poi destinare a scopi benefici.
· Morale: la banca è esosa, ma sull’eticità non siamo in grado di darle un giudizio. In questa situazione o decide di fidarsi ciecamente di Banca Etica e dei suoi controlli sull’eticità dei progetti finanziati o sceglie una via alternativa. Quella che suggeriamo è questa: scelga i conti che fanno fruttare al meglio il suo denaro. Poi con il ricavato, o con quanto risparmiato, faccia ciò che più ritiene opportuno, comprese le donazioni alle numerose organizzazioni umanitarie o ai centri di volontariato presenti in Italia o alla Chiesa…
 
BANCA ETICA CONTRO LE ALTRE BANCHE
Indicatore
Etica
Intesa
Unicredit
Mps
Interessi/crediti clientela
3,3%
3,7%
4%
3,92%
Interessi/debiti clientela
0,23%
0,75%
1,28%
1,16%
Differenza rapporti precedenti
3,07%
2,95%
2,72%
2,76%
Prezzo/valore contabile
0,93
0,31
0,26
0,09
Attività deteriorate su crediti clienti
3,2%
6%
7,2%
9,2%
Attività deteriorate/patrimonio
45%
48%
78%
125%
Fonte: bilanci consolidati al 31/12/2011. Prezzo/valore contabile atteso al 2012 su prezzi al 25/07/12: per quello di Banca Etica è stata ipotizzata una sottoscrizione di azioni allineata a quella del 2011. Per l’ultimo indicatore è stato considerato il patrimonio del gruppo escludendo quello di terzi.