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Conti bloccati, la via della fuga

Data di pubblicazione  25 marzo 2013
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Il rischio che spremano il tuo conto è basso, ma i sonni tranquilli si dormon solo coi soldi all’estero.
L’Italia aveva sperimentato nel lontano ‘92 la manovra Amato quando, in una notte, il governo si prese lo 0,6% dai conti correnti degli italiani con un prelievo forzoso. Oggi non è all’ordine del giorno. Da un lato la bocciatura da parte del Parlamento di Cipro del prelievo forzoso proposto in seno all’UE allontana per tutti questa prospettiva, da un altro lato la situazione italiana non la richiede. Non ora.
In primo luogo da noi le banche sono più solide che a Cipro, né il Paese discute da mesi su come salvare la pelle con un prestito, ma soprattutto da noi non ci sono capitali stranieri da tosare come nel caso dei depositi russi a Cipro che superavano addirittura le dimensioni dell’economia cipriota. I depositi totali sono anche 7 volte l’economia di Cipro.
Detto questo, viste le incertezze sul governo potresti comunque essere in ansia. Che fare in questo caso?
C’è da metterci poca fantasia, perché le soluzioni sono solo tre: o investi tutto in titoli, o prelievi i soldi e li metti nel materasso o li porti all’estero.
Primo caso: investimento in titoli. Il prelievo forzoso è una manovra poco sofisticata da ultima spiaggia: si prendono i soldi dove ci sono e dove sono già liquidi.
Tassare dei titoli (obbligazioni, e via dicendo) è invece molto più complicato: per incassare denaro contante bisogna prima venderli, ma costringere qualcuno a vendere dei titoli è rischioso: a che prezzo? Che giorno? Se milioni di titoli vengono venduti in un giorno solo c’è rischio di un vero e proprio bagno di sangue. E il rischio di lunghi strascichi in tribunale. Per questo non avere molti soldi sul conto corrente o su un conto di deposito, ma tenerli investiti in titoli contribuisce a metterli in sicurezza. Se vuoi averli sempre disponibili puoi fare un “pronti contro termine”, che è un investimento a breve, ma ti mette in tasca dei bond. Attento poi se devi chiedere un mutuo: potresti trovarti per qualche giorno con molto denaro sul conto. Fai che non sia mai di fine settimana, quando queste manovre sono più probabili.
Secondo caso: il materasso. Sembra una battuta, ma è una soluzione tanto grezza, quanto facile: se prelevi i soldi dalla banca e li tieni con te in casa non c’è rischio che lo Stato te li porti via. Rischi, però, che te li portino via tutti i ladri, soprattutto se sanno che li hai prelevati, per questo non te lo consigliamo affatto.
Terzo caso: portali all’estero. È una soluzione costosa, ha degli obblighi di segnalazione (o fai un bonifico o, se li porti a mano, li dichiari in dogana se sono più di 10.000 euro) per non incorrere in sanzioni salatissime e, se non la fai già, ti costringerà a fare la denuncia dei redditi, perché vanno dichiarati, così come vanno dichiarati i loro proventi, anche solo gli interessi sul conto corrente.
La Svizzera è ovviamente la soluzione più comoda, in particolare lì può aprire un conto chiunque abbia superato la maggiore età. Ovviamente non ci sono conti anonimi come nei romanzi di spionaggio, ma si viene chiaramente identificati (motivo per cui l’apertura del conto va fatta sul posto). Però attenzione: in passato non abbiamo rilevato condizioni di conto corrente o prodotti particolarmente interessanti. I tassi in franchi di per sé sono bassissimi e anche se puoi spesso aprire in alternativa un conto in euro, non credere che alla moneta unica siano riservati tassi appetitosi. Insomma vai in Svizzera solo se hai molta, moltissima, paura.