| Sfida al total capital ratio più alto | |
|---|---|
| Gruppo bancario | Total capital ratio (a 12/2014) | 
| Banca Generali | 14,17% | 
| Banca Mediolanum | 18,43% | 
| Banca del Piemonte | 16,04% (30/06/2014) | 
| Banca Popolare di Cividale | 12,14% | 
| Banca Popolare dell’Emilia Romagna | 12,24% | 
| Banca Popolare di Sondrio | 11,5% | 
| Banca Popolare di Vicenza | 11,55% | 
| Banca Popolare pugliese | 14,8% | 
| Banca Ifis | 13,48% | 
| Banca Valsabbina | 11,91% | 
| Banco di Desio | 12,262% | 
| Banco Popolare | 14,6% | 
| Bcc Pisa e Fornacette | 11,14% (al 30/06/2014) | 
| Bipiemme | 15,35% | 
| Carige | 11,2% | 
| Cassa di Ravenna | 13,07% | 
| Cassa di San Miniato (Banca Dinamica) | 13,13% | 
| Cassa di risparmio di Bolzano | 9,51% | 
| Credito Emiliano | 11,77% | 
| Creval | 13,98% | 
| Emilbanca | 12,139% | 
| Intesa Sanpaolo | 17,2% | 
| Mediobanca | 13,76% (30/06/2014) | 
| Mediocredito del Friuli | 15,17% | 
| Monte Paschi | 13% | 
| Ubi Banca | 15,25% | 
| Unicredit | 13,41% | 
Banche italiane alla prova
Data di pubblicazione 11 maggio 2015
        
        Tempo di lettura:  ##TIME## minuti
    
        Anche quest’anno abbiamo passato in rassegna i bilanci dei maggiori gruppi bancari per valutarne la solidità attraverso il total capital ratio. Ecco come si sono comportate le banche italiane.
    
Il total capital ratio – vedi riquadro – viene tenuto in considerazione da investitori e mercati per valutare la solidità di una banca. Anche la Banca centrale europea valuta questo dato per verificare se la banca ha un patrimonio sufficiente per restituire i soldi ai clienti, tenendo conto dei crediti che ha concesso in passato e che potrebbero essere ripagati o meno. Da sottolineare, per esempio, il peggioramento di Ubi, il cui total capital ratio è passato da 18,91% di fine 2013 al 15,25% di fine 2014, di Cassa di risparmio di Bolzano, il cui total capital ratio è passato dall’11,67% del 2013 al 9,51% di fine 2014, e di Mps, passata dal 14,7% al 13%. È migliorato, invece, il dato di Banca Popolare di Milano (Bipiemme), passato dal 10,68% di fine 2013 al 15,35% di fine 2014, quello di Carige (da 9,6% a 11,2%) e di Intesa Sanpaolo (da 14,8% a 17,2%). Praticamente stabili i dati relativi a Unicredit (da 13,61% a 13,41%) e Banca Popolare di Vicenza (da 11,81% a 11,55%). Diverse banche, soprattutto quelle non quotate, non hanno ancora aggiornato i dati, ma sono numerosi gli istituti, tra quelli a maggior diffusione sul territorio, che hanno già pubblicato i dati a fine 2014. Solo qualcuno si è fermato a fine giugno, per esempio la Banca di Pisa e Fornacette (in netto peggioramento, dal 16,98% di metà 2013 all’11,2% di metà 2014, ultimo dato disponibile). Il dato sul total capital ratio mostra con chiarezza sia le difficoltà attraversate dagli istituti di credito – vedi a pagina 15 l’analisi sul bilancio della Cassa di risparmio di Bolzano – sia i miglioramenti dei conti di quei gruppi, come nel caso di Carige, che di recente hanno dovuto approvare un aumento di capitale. 
Cos’è il total capital ratio?
Il total capital ratio è un indice usato per valutare la solidità di una banca. Viene calcolato dalla banca stessa e si trova nel bilancio dell’istituto di credito. È dato dal rapporto tra il patrimonio della banca e i crediti che ha concesso ai clienti, ponderati per il loro rischio. Il requisito minimo per questo indicatore, dettato dalla nuova normativa europea, sarà il 10,5% entro il 2019. Più alto è il valore percentuale e più solida è considerata la banca.