Dopo un lungo periodo di quiete sui mercati è abbastanza normale che ci siano periodi in cui le azioni finiscano per avere dei momenti di incertezza.
Di fatto tutto questo costituisce una buona occasione per valutare in tempo reale la bontà delle tue strategie di investimento e di prodotti finanziari che hai deciso di utilizzare, siano essi gestioni patrimoniali, fondi comuni o azioni comprate direttamente alla Borsa italiana.
Prima regola: il tempo di cui disponi è tutto
Il fattore cruciale di cui devi tenere conto è il tempo: ogni forma di investimento ha un orizzonte temporale che le è proprio. Tutto dipende da quando ti servono i tuoi soldi. L'orizzonte temporale può essere solo di pochi mesi, per esempio perché pensi che i tuoi soldi ti serviranno presto, magari perché devi acquistare un'auto nuova. In tal caso la tua scelta di investimento dovrà ricadere su prodotti come i conti di desposito (non hai alternative).
Oppure puoi avere un orizzonte temporale di diversi anni (hai già tutto quello che ti serve per vivere). In tal caso si allarga la quantità di servizi di investimento di cui ti potrai servire e una scelta di mercato azionaria può fare al caso tuo.
Devi dunque chiederti: per quanto tempo posso tenere investiti i miei soldi nei mercati finanziari senza aver bisogno di recuperarli? La risposta è che puoi tenere i tuoi soldi investiti a lungo? Il tuo investimento è abbastanza vario (per esempio non ha scelto di investire in una singola società per azioni)? Allora, il fatto di vivere un momento di turbolenza sui mercati non ti deve angosciare più di tanto.
Le Borse alla lunga recuperano sempre
Prima o poi le Borse tendono a recuperare il terreno perduto. Basta osservare un qualsiasi grafico di un indice di Borsa: pensa al Dow Jones che descrive l'andamento di alcuni dei principali titoli americani, e vedrai che sempre, dopo una crisi si entra in una fase di recupero.
Magari, però, ci vogliono molti anni. Anche più di venti, nei peggiori dei casi, se le cose vanno molto male. La crisi del 1929 vide l’indice Dow Jones Industrial average della Borsa di New York crollare di circa il 60% tra l’estate del 1929 e quella del 1932. L’indice Dow Jones rivide i livelli del 1929 solo a metà degli anni ‘50.
Tempo fa avevamo pubblicato un'analisi su dati raccolti a partire dal 1871 da cui risultava che un dollaro investito nella Borsa Usa nel 1871 in oltre 140 anni sarebbe diventato (dividendi inclusi) pari a circa 3.000 dollari. Si tratta di una somma molto più elevata di quelli che avrebbe portato a casa un dollaro investito in titoli di Stato Usa che si sarebbe trasformato in circa 750 dollari in poco meno di un secolo e mezzo.
Non abbiamo al momento una analisi aggiornata al 31 agosto 2021, ma visto il boom dei mercati in questi ultimi anni il dato sarebbe cresciuto ancora e non di poco.
Ovviamente il ragionamento che abbiamo fatto vale soprattutto per Borse di un certo rilievo e una certa dimensione. Se hai investito in un segmento di Borsa molto piccolo e limitato (per esempio Aim Italia) o anche solo sulla Borsa di un Paese che sta incontrando delle difficoltà economiche questa tendenza potrebbe richiedere ancora più tempo.
E poi è un ragionamento che vale con interi listini azionari e non con tutte le forme di investimento. Per esempio con le materie prime non è detto che questo meccanismo debba per forza funzionare e, come accennato prima non è detto neppure che funzioni se acquisti singoli titoli.
Seconda regola: se non disponi di tempo sufficiente cambia strategia
Se dopo tutto quello che ti abbiamo detto sei comunque in ansia per il calo dei mercati, può darsi che allora tu abbia fatto male i tuoi conti fin dal principio. Se il fatto che il tuo investimento perda dall'oggi al domani un 4% o 5% è capace di generarti ansia, allora, semplicemente, anche se disponi tu, semplicemente, non sei un investitore di "lungo periodo".
Sei un investitore che guarda al breve periodo, allora le azioni non fanno per te. Devi puntare piuttosto sulle obbligazioni (qui l'orizzonte temporale che devi avere è decisamente più breve rispetto a quello richiesto da un investimento azionario) o addirittura se proprio non vuoi perdere minimamente denaro devi mettere i tuoi soldi in un più tranquillo conto di deposito.
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Perché le azioni sono più rischiose delle obbligazioni?
Quando acquisti delle obbligazioni divieni creditore di una società, quando acquisti le azioni ne divieni proprietario pro quota con tanto di diritto di voto. In entrambi i casi il tuo guadagno è una ricompensa per il rischio che corri. Nel caso dei bond ci perdi solo in caso di fallimento.
Nel caso delle azioni perdi anche se la società non fallisce, ma vivacchia male. In più, in caso di fallimento, quando si distribuisce ciò che è avanzato nelle casse delle società ti devi mettere pure in fila dietro gli obbligazionisti.