Partiamo dal termine “crowdfunding”: è una parola inglese nata dalla fusione di “crowd”, folla, e “funding”, finanziamento, e riassume diverse forme di raccolta di capitali “collettive”. Si parte da quelle di natura no profit come il finanziamento di un canile o l’abbattimento delle barriere architettoniche di un asilo (donation crowdfunding), oppure il finanziamento e la partecipazione alla co-creazione di un oggetto, per esempio una bicicletta con determinate caratteristiche (reward based crowdfunding), e, passando per i prestiti tra privati (peer to peer lending), si arriva a forme di raccolta che rappresentano un vero e proprio investimento simile a quello azionario. Diciamo simile, perché giuridicamente l’oggetto della raccolta (equity) sono quote societarie e non azioni, ma di fatto è un modo per finanziare un progetto, a fianco degli imprenditori che lo hanno pensato.
1. Quali società offrono le loro quote col crowdfunding?
In genere si tratta di società di piccole dimensioni, appena nate, che hanno una idea da portare avanti, ma mancano dei capitali per farlo, allora lanciano una raccolta pubblica di denaro tramite equity crowdfunding che permette ai partecipanti di entrare nel libro soci accanto ai fondatori. In genere sono previste più possibilità: l’investimento tramite quote molto piccole (poche centinaia di euro), che dà solo diritti economici, e l’investimento a partire da quote più importanti (10.000 euro o molto di più) che offre a volte anche qualche possibilità in più di interagire con la proprietà. Certamente si diventa soci di minoranza e la minoranza delle quote e del potere decisionale in genere resta saldamente in mano ai creatori del progetto.
2. Che cosa ci guadagni?
Una caratteristica delle società che fanno crowdfunding è, come abbiamo visto, quello di essere piccole e nuove. Spesso non hanno mai prodotto utili e promettono di perdere soldi ancora per alcuni anni. Questo comporta un rischio elevato di perdere tutto il tuo investimento. Il rischio è reso ancora più acuto dal fatto che gli investimenti in equity crowdfunding sono illiquidi, cioè è difficile riavere indietro i soldi quando vuoi, perché non è facile trovare chi sia disposto ad acquistare le quote in cui hai investito. A fronte di questi rischi alti rimane l’opportunità di investire in aree di business completamente nuove e quindi, se le cose vanno bene, di guadagnare potenzialmente molti più soldi rispetto a un investimento a basso rischio. Il guadagno arriva, però, solo al momento del disinvestimento (in genere è previsto dopo alcuni anni) che può avvenire in due modi principali. Il primo è che il progetto sia piaciuto a una società già presente sul mercato e di grosse dimensioni che decide di comprarselo per farlo suo, liquidando gli investitori. Il secondo è che il progetto sia cresciuto abbastanza da poter essere quotato in Borsa.
3. È importante diversificare
Visti i rischi elevati di un investimento in crowdfunding, devi sempre avere presente due accortezze. La prima è di scegliere solo progetti che capisci bene, secondo il principio “se non capisco, non compro” – una regola fondamentale nei mercati finanziari. La seconda accortezza è di non mettere mai troppi soldi in un unico progetto. Questo perché diversificare gli investimenti è un’altra regola fondamentale per calmierare i rischi che corri con questi investimenti.
4. Come si investe nella pratica?
Per investire in equity crowdfunding esistono ormai diverse piattaforme, molte italiane, su cui basta registrarti, seguendo le indicazioni fornite (dovrai rispondere a questionari simili a quelli che ti fa la banca sui tuoi investimenti). Poi devi essere pronto a mettere mano al portafoglio, conscio che se per investire basta poco più della rapidità di un click, per riavere indietro i soldi ci vorrà molto tempo.
Takeaway
- È una forma di investimento che consente di diventare soci di una società spesso innovativa e di nuova creazione.
- Con l’equity crowdfunding è spesso possibile puntare su progetti innovativi.
- L’equity crowdfunding è un investimento illiquido: uscirne anzitempo è molto difficile.
- Il rischio di perdere tutti i soldi è elevato, ma se le cose vanno bene i guadagni potenziali dovrebbero essere superiori a quelli di un investimento sicuro.
- Bisogna sempre diversificare su più progetti.