Lezione 4 : Scegliere un Etf in euro o in dollari Usa?

Scegliere un Etf in euro o in dollari Usa?
Scegliere un Etf in euro o in dollari Usa?
1. Prezzo e quota: due cose diverse, ma molto simili
Prima di tutto, ricorda che gli Etf sono in pratica dei fondi comuni quotati in Borsa, per cui li potresti considerare come una sorta di ibrido tra un fondo comune aperto e un’azione. Come un fondo comune aperto hanno un valore della quota, il cosiddetto NAV, ossia “net asset value” che, tradotto dall’inglese, suona più o meno come “valore patrimoniale netto”. In pratica è il valore di tutti i titoli (più la liquidità ed eventualmente altri strumenti finanziari) presenti nel fondo comune diviso per il numero delle quote.
Ancora non ti è chiaro cos’è il NAV? Prova a considerare l’Etf come una sorta di “calderone” in cui tu metti i tuoi soldi, un altro investitore mette i suoi, e così via... hai presente quando facevi vacanze di gruppo, e creavi una “cassa comune” con i tuoi amici? Tutto questo capitale viene poi investito dal gestore dell’Etf in azioni, obbligazioni, e così via… esattamente come la “cassa comune” della vacanza veniva investita per fare la spesa al supermercato. Bene, il NAV non è altro che il valore di tutte le azioni, obbligazioni, eccetera che l’Etf contiene nel suo “calderone”: un po’ come se aprissi la dispensa del bungalow della vostra vacanza e calcolassi il valore di cibo e bevande acquistate con la cassa comune.
Per i normali fondi comuni il NAV equivale al prezzo a cui sono comprati e venduti e viene pubblicato una volta al giorno. Nel caso degli Etf, però, la trattazione è continua sul mercato, per cui non basta un Nav al giorno: e allora, viene calcolato continuamente il cosiddetto iNav. Ecco, proprio ora che avevi capito come funziona il Nav, c’è questa “i” in più che ti complica di nuovo la vita! Non ti spaventare: l’iNav non è altro che una buona approssimazione del Nav calcolata man mano che i mercati vanno su e giù e quindi il valore delle azioni, obbligazioni eccetera contenute nel “calderone” cambia.
Questo iNav serve come punto di riferimento per il prezzo dell’Etf che viene generato in ogni istante dall’incontro tra domanda e offerta e che è il prezzo che effettivamente paghi quando acquisti un Etf. Se, come abbiamo detto, il prezzo di Borsa a Piazza Affari è comunque in euro, il Nav può essere anche in altre valute: sterline per il mercato britannico, dollari per quello americano o molti mercati internazionali in cui il dollaro è dominante. Se Nav e prezzo sono entrambi in euro il confronto è immediato; se Nav e prezzo sono in valute diverse, il confronto passa attraverso la conversione secondo il tasso di cambio del momento.
2. Una falsa complicazione
Vista così, sembra che sia meglio comprare gli Etf i cui valori sono espressi direttamente in euro. In realtà, è un falso problema, perché, quando investi, è possibile comunque ragionare direttamente sui prezzi di mercato in euro. Inoltre, fare attenzione a non utilizzare Etf con valute del Nav diverse dall’euro vorrebbe dire limitare fortemente la scelta dei prodotti a tua disposizione, visto che quelli espressi in dollari sono tantissimi.
3. Attenzione quando ti fai i conti dei guadagni con Etf che staccano dividendi.
Le uniche complicazioni che potresti avere sono complicazioni di tipo contabile, ad esempio se tieni nota dei tuoi investimenti su un foglio di calcolo e hai degli Etf che staccano dividendi. I dividendi possono a loro volta essere in dollari anziché in euro, quindi vanno poi tradotti in valuta comunitaria. Tutto sommato è un problema relativo perché puoi far sempre riferimento alle contabili della tua banca da cui risulteranno gli accrediti sul tuo conto direttamente in euro.
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